Ritrovare nel gusto l’amata Isola

Gli ingredienti del “torrone di Tonara” a Biella miele, bianco d’uovo e nocciole sparse in segno di croce.
Alcuni soci di Su Nuraghe di Biella mostrano soddisfatti le corbule di asfoldelo vuote a significare il pieno risultato raggiunto dalla “Mostra di dolci sardi”, presentata domenica 7 dicembre nei saloni del “Punto Cagliari” di via Galilei, 11 a Biella.

Nell’androne d’ingresso era stato allestito “sa forredda“, il fornello con paiolo di rame stagnato in cui sono stati versati i primi ingredienti: bianco d’uovo e miele di castagno; a girare “sa forredda” per circa quattro ore, continuativamente, con regolarità e senza interruzione i “torronai di Tonara” Alfio Sau e Cesare De Sotgiu, aiutati da Domenico Corongiu di Atzara.
(tra i segreti, mantenere costante la temperatura di “sa forredda”, alimentato in passato da un tenue fuoco di rametti di agrifoglio)
Raggiunta la giusta consistenza, sull’impasto sono state versate le nocciole tostate, sparse da Costanza Mura, che ha tracciato e ripetuto un ampio “segno Croce”.
Ai presenti il dolce piacere di ritrovare sapori antichi per ritrovare nel gusto l’amata Isola.

Battista Saiu


Nelle foto: due immagini della produzione del Torrone di Tonara a Su Nuraghe di Biella; vassoi di dolci prima di essere confezionati e i cestini vuoti.

torrone

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vassoi


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