Eusebio da Cagliari: figura fondamentale nella formazione dell’identità cristiana piemontese

Il Vescovo di Alessandria, mons. Giuseppe Versaldi ricorda ai Sardi il loro conterraneo Sant’Eusebio da Cagliari, grande figura di evangelizzatore del Piemonte che diventa cristiano. Il prof. Battista Saiu indica alcuni modelli per coinvolgere i “giovani” nella vita sociale dei Circoli attraverso ritualizzazioni e iniziative fatte non solo “per” i giovani, ma “dai” giovani. Il Presidente della FASI, dott. Tonino Mulas parla del ruolo dei Circoli sardi nel mondo per cercare di aiutare la Sardegna e chiudere la nuova profonda ferita apertasi su quella mai sanata: la fuga dei giovani laureati. Il cav. Serafino Vanni Lai, fondatore del Circolo Su Nuraghe, Assessore della Città di Alessandria, già presidente dell’Associazione Piccole Industrie, porta la sua esperienza di sardo emigrato come esempio di integrazione attraverso il contributo allo sviluppo delle terre di Piemonte e di Sardegna.

locandina AlessandriaDomenica 27 settembre – La giornata conclusiva della festa del trentesimo compleanno del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Alessandria è iniziata con una conferenza del prof. Battista Saiu che ha sviluppato il tema: “La conoscenza: dalla nascita dei circoli sardi ai giorni nostri, capire cosa è cambiato per avvicinarsi ai giovani“. Secondo Saiu, alla base del coinvolgimento dei giovani, deve essere una forma di ritualizzazione delle manifestazioni che li veda protagonisti. Iniziative non solo fatte “per” loro, ma “da” loro. È stata spiegata con esempi l’esperienza di Biella, esemplificando e modellizzando alcune manifestazioni che vedono i giovani sardi di seconda, terza e quarta generazione partecipare attivamente alla realizzazione del ricco calendario di “Su Nuraghe” di Biella. Ci sono giorni – ha detto Saiu – in cui, in contemporanea, si svolgono due, tre manifestazioni: sportive, culturali, ricreative, di solidarietà. Questo è possibile grazie alla grande collaborazione e disponibilità dei Soci, dai più piccoli agli anziani, e alle proposte che devono essere “aperte” e rivolte al territorio ospite; privilegiare gli elementi di contatto tra la cultura di origine e quella della “patria” di adozione.
In apertura, l’Assessore ai Gemellaggi, Ambiente, Mobilità e Trasporti, Serafino Vanni Lai ha portato il saluto del Sindaco e dell’Amministrazione comunale di Alessandria.

Emigrato dall’Ogliastra a 17 anni, Vanni Lai è uno dei fondatori del Circolo di Alessandria. Insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica nel 1990 e di Ufficiale al merito della Repubblica nel 2006, è stato consigliere dell’API (Associazione Piccole Industrie) e vice-presidente nazionale della Confapi-Unioneservizi. Un “ambasciatore della Sardegna” come ama definirsi, che ha concretizzato questo motto con interessanti esperienze che hanno coinvolto l’Università del Gusto di Pollenzo, le ex Comunità Montane e alcune imprese ogliastrine.
Su queste caratteristiche dell’Assessore sardo del comune di Alessandria ha sviluppato il suo intervento il presidente della F.A.S.I. (Federazione Associazioni Sarde in Italia), dott. Tonino Mulas, evidenziando alcuni aspetti della realtà e dei ruoli dei circa duecento Circoli dei Sardi. Una capillare diffusione organizzativa che permette alla nostra Isola di avere “ambasciatori” in Italia e nel mondo; un potenziale che potrebbe bloccare la nuova dissanguante emorragia verso il Continente e paesi oltreoceano per superare la nuova crisi emigratoria che ancora attanaglia la Sardegna. Una nuova profonda ferita apertasi su quella mai sanata: la fuga dei giovani laureati.
Nel pomeriggio, il Vescovo della Diocesi di Alessandria, mons. Giuseppe Versaldi ha celebrato il culto divino nell’ampio bel cortile della sede di “Su Nuraghe“, soffermandosi, durante l’omelia, sulla figura di Sant’Eusebio da Cagliari che proprio qui vicino, sulle colline del Sacro Monte di Crea si ritirò per tradurre una delle prime versioni dell’Evangelo dal greco al latino. Nella Biblioteca Diocesana è conservata una copia di un Vangelo del IV secolo attribuito proprio al nostro conterraneo.
Alessandria, Biella e Vercelli – (Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta – la Circoscrizione Nord-Ovest, secondo la suddivisione il territorio italiano della FASI), hanno un grande antesignano nel protovescovo Eusebio da Cagliari, Patrono del Piemonte dal 1963 – primo vescovo di Vercelli – figura fondamentale nella formazione dell’identità cristiana piemontese.
La cristianizzazione del Piemonte – infatti – è avvenuta attraverso la diretta evangelizzazione eusebiana e dei presbiteri del suo cenobio con l’introduzione del culto mariano a Crea (Al) e ad Oropa (Bi). Secondo il racconto mitico del trasporto delle tre statue della Madonna, Eusebio avrebbe portato con sé, al ritorno dall’esilio in Palestina, tre immagini della Vergine Maria miracolosamente scolpite da San Luca; la terza delle quali è venerata nella sua città natale: Cagliari.


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