Dal Regno Sardo l’Italia Unita: storia e memoria tra rito e mito

tricolore
Un antico tricolore conservato in Valle Cervo con al centro il Re di Sardegna Carlo Alberto a cavallo, portato a casa da Novara da Pietro Antonio Boggio Bertinet di Oriomosso e regalato alla moglie nell'ottobre del 1848, caduto nella Battaglia di Novara il 23 marzo 1849.

Il Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella è presente con diversi appuntamenti al 150° anniversario dell’Italia Unita, momento cardine della nostra storia recente, che celebra il passaggio dal Regno di Sardegna al Regno d’Italia e, successivamente, con il referendum del 2 giugno 1946, alla Repubblica Italiana.
Gli appuntamenti sono organizzati in collaborazione con la Città di Biella e patrocinati dalla Regione Autonoma della Sardegna, dalla Regione Piemonte e dalla Provincia di Biella, con il sostegno della F.A.S.I. (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia).
Le iniziative sono state discusse ed approvate in sede di Comitato provinciale per la valorizzazione della cultura della Repubblica nel contesto dell’unità europea, organismo istituito presso la Prefettura di Biella.
Molti i patrocini concessi, primo fra tutti quello del Ministro della Gioventù del Governo Italiano per la mostra internazionale “Fratelli d’Italia” che verrà inaugurata a Palazzo Boglietti e, per le iniziative garibaldine, l’autorizzazione della Segreteria della Presidenza del Consiglio dei Ministri ad usare il logo ufficiale delle celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia.
Condivisione di intenti e continuazione nel presente degli ideali risorgimentali che hanno portato alla creazione dell’Italia di oggi, pagando l’alto tributo di sangue delle Guerre risorgimentali e della Prima Guerra Mondiale, la Quarta del Risorgimento Italiano, a conclusione di un percorso iniziato dall’ “Unione perfetta” del 1847, con i successivi plebisciti e annessioni e con l’inserimento dei Regni preunitari negli Stati Sardi.
Cuore delle manifestazioni saranno diversi luoghi simbolo della città, primo fra tutti l’area monumentale di Nuraghe Chervu, dove la memoria dei Caduti sarà onorata domenica 13 marzo dal canto del “Miserere”, intonato dalla Confraternita di Santa Croce e della Santissima Trinità di Graglia, accompagnato da squilli di tromba e da inni antichi, sottolineati dalle salve dei Fucilieri di Su Nuraghe e dal garrire del Tricolore del Regno di Sardegna, quello adottato da Carlo Alberto nel 1848, e che, divenuto italiano, continua da allora a sventolare su tutte le piazze d’Italia.
Orgoglio e memoria, con senso della realtà e disincanto: una celebrazione che, a Biella, si inaugura il 5 marzo nelle sale di Su Nuraghe, con la mostra storica documentaria “Segni del fluire” e che proseguirà a Palazzo Boglietti sabato 12 marzo con “Fratelli d’Italia“, mostra di grafica, satira e fumetto, premiata a Roma, presso la Camera dei Deputati il 22 febbraio 2011.
Da Cagliari, antica capitale del Regno, giungeranno il giovane regista Davide Mocci, venerdì 18 marzo, per presentare “Baraggia, ultima savana“, e il professor Aldo Accardo dell’Università degli Studi di Cagliari, per illustrare, sabato 19 marzo, il “Calendariu istoricu de s’Arma de sos Carabineris”.
Ad aprile sabato 9 e domenica 10, infine, a conclusione del Convegno nazionale, “Il volontariato patriottico risorgimentale e l’emigrazione in Italia in età regia e repubblicana: testimonianze della Sardegna e del Biellese”, si renderà omaggio al monumento a Giuseppe Garibaldi presso i Giardini Zumaglini, presenti gli ultimi discendenti dell’Eroe dei due Mondi.
Al Convegno, oltre ad illustri relatori, parteciperanno i Presidenti e i rappresentati delle Associazioni patriottiche, fra cui quelli dell’Istituto Storico del Risorgimento di Roma, e dei Comitati locali e zonali, dell’Istituto di Studi Giuseppe Garibaldi e dell’ANRVG (Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini).

Battista Saiu

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