Sono nato a Biella, capisco il sardo e parlo piemontese

Maurizio GhisuSono nato a Biella, capisco il sardo e parlo piemontese. Faccio il carpentiere da quanto ho finito le scuole dell’obbligo. Ogni mattina mi alzo alle cinque, pranzo in famiglia e la mia giornata termina alle otto di sera. Vivo a Vigliano Biellese con Marzia Girardello, dalla quale ho avuto quattro figli: Maddalena, Matteo, Martino e Manuele: tutti nomi che iniziano con la lettera “M”, in omaggio al nome di mia moglie e a quello di mio padre, Mario, dal quale ho ereditato l’amore forte per la nostra grande Isola. Tornerei al volo a vivere nella terra dei miei genitori. Anche mia moglie verrebbe subito – forse mi precederebbe – a vivere in Sardegna per la gente e per l’ambiente, il clima, la cucina, i gusti, i sapori, un po’ per tutto… Ma i figli, si sa, vengono prima. Per loro il futuro sarebbe troppo difficile. Ci viene una stretta al cuore ogni volta che leggiamo della precarietà e della situazione lavorativa dei sardi che vivono laggiù.
Vacanze estive sempre in Sardegna, programmate per tempo con prenotazioni fatte all’apertura della bigliettazione. Così anche quest’anno ritorneremo sulle spiagge di Porto Pino per immergerci in quelle acque stupende. Andare in Sardegna è sempre una nuova indescrivibile emozione, è sempre una novità osservare i figli crescere, che imparano a nuotare, che diventano grandi e ritrovano gli amici dell’anno prima, accolti dalla terra che tutti noi amiamo.
La Sardegna è fatta di affetti che qui non ho: i cugini, gli zii e tutte le parentele che fanno a gara per averci ospiti. Il rito dei parenti da andare a trovare e salutare ci impegna molto; è una cosa piacevole, molto bella, così come è squisita l’ospitalità che puntualmente ci viene riservata.

Maurizio Ghisu

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