Festa degli Alberi, bandiere a mezz’asta a Nuraghe Chervu

Immagini della festa nella sezione Fotografias

Nuraghe ChervuIl ciclone che nei giorni scorsi ha flagellato l’Isola di Sardegna ha determinato negli organizzatori della III Festa degli alberi alcune modifiche, pur rispettando il calendario degli appuntamenti.
Sabato 23 novembre, a Biella, nella chiesa di San Filippo Neri affollatissima, si è svolto l’annunciato “Concerto per Betty“, organizzato dal Coro Noi Cantando. Una serata per ricordare Elisabetta Innocenti, facendo solidarietà verso associazioni, strutture, persone bisognose. La raccolta fondi quest’anno era stata prevista a favore della Comunità Giovanni XXIII, in particolare alla Casa Famiglia Ruth di Biella, ma è subentrata un’emergenza: l’uragano che ha colpito la Sardegna causando morti e disastri ingenti.
Applauditissimi, i sono esibiti: il Coro “Noi Cantando” di Cossato, il gruppo vocale a cappella “Voceversa” di Camburzano, “Sos Cantores” di Galtellì (Nuoro) e l’ensemble di Launeddas con Orlando Mascia, Tore Agus e Matteo Muscas, provenienti dalla Sardegna.
Domenica 24 Novembre, alle ore 10.30, presenti il sindaco di Biella, Dino Gentile e il senatore della Repubblica, Nicoletta Favero, “sa Missa Majore“, la Santa Messa officiata da padre Angelo Manzini nella basilica di San Sebastiano; alle ore 12,00 la manifestazione, salutata dalle salve beneaugurali dei “Fucilieri di Su Nuraghe“, si è trasferita presso l’area monumentale di Nuraghe Chervu, partendo in sfilata dal piazzale della Pasticceria Brusa: in testa l’alfiere con bandiera dei Quattro Mori e la Banda Musicale di Sordevolo e di Sagliano, seguiti dai giovani adulti di Su Nuraghe che reggevano una grande bandiera di Sardegna.
Dietro di loro, i “Ragazzi delle spade” bambini in cerchio a reggere nastri colorati discendenti dall’albero cerimoniale sormontato dalla copia della spada votiva nuragica proveniente da “Funtana coberta” di Padria (Sassari). Sul capo dei giovani partecipanti: velo bianco su cuffia rossa, le fanciulle; berritta nera, i maschietti. Alcuni di loro portavano, appuntate sul petto, decorazioni per meriti di guerra ereditate da bisnonni e trisavoli. Al loro fianco, il labaro listato a lutto dell’Associazione Nazionale Bersaglieri d’Italia con il presidente della Sezione di Biella, Giuliano Lusiani.
A seguire le Donne del Grano, le madrine dei nuovi nati, ciascuna con in mano il piatto ricolmo di semi di frumento e petali di fiori. Dietro di loro, i neonati in seno alla comunità di Su Nuraghe, accompagnati dai genitori e dalle launeddas suonate da Orlando Mascia, Tore Agus e Matteo Muscas.
A seguire, l’antica Confraternita di Santa Croce e della Santissima Trinità di Graglia, “Sos Cantores” di Galtellì e gli amici di “Voceversa” di Camburzano con cui sono gemellati; cittadini e soci di Su Nuraghe con fiori per da depositare ai piedi del monumento che ricorda i Caduti sardi e i Caduti biellesi della Grande Guerra. Accanto alla pietra che ricorda il sacrificio di chi non è più tornato dal fronte, Cantores e Confraternita hanno intonato il “Miserere” dopo le note del silenzio suonato dal trombettiere Paolo Mattinelli.
Scorta d’onore allo stendardo di Sant’Eusebio e Santa Maria d’Oropa, le bandiere religiose e i Fucilieri di Su Nuraghe, con le Autorità e il cappellano di Su Nuraghe, don Ferdinando Gallu, anch’egli in berritta, per la benedizione religiosa impartita in lingua sarda.
Alla fine della cerimonia, il pranzo sociale presso l’HotelRistorante “Bugella”: singolare il menù a base di specialità sarde e biellesi.

Salvatorica Oppes


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