Su Nuraghe in gara a fianco della Polizia penitenziaria

Due carceri/due penitenziari Biella
Atleti, agenti di Polizia penitenziaria col direttore del carcere di Biella, Antonella Giordano, davanti all'Istituto prima dell'inizio della gara.

Domenica 5 ottobre 2014 si è svolta la quinta edizione della corsa cittadina denominata “Due carceri/due penitenziari Biella”, gara podistica che si snoda tra via dei Tigli, alla periferia Ovest della Città e il borgo storico del Piazzo, sulla collina, sede dell’antico penitenziario di Biella, trasformato in “ostello della gioventù”.
Duecentoventi atleti si sono dati appuntamento davanti ai cancelli della Casa Circondariale, accolti dal Direttore del carcere, dott.ssa Antonella Giordano, dal comandante del Reparto, Commissario Mirko Trinchero, coordinatore del nucleo, Ispettore Capo, Pablito Morello e numerosi agenti di Polizia Penitenziaria.
A Biella, con la caserma dell’Istituto penitenziario intitolata all’Agente Alessandro Salaris di Suni (Oristano), tra le moltissime Associazioni, immancabili gli atleti della la Sezione sportiva del Circolo culturale sardo di Biella, capitanati da Mariu Secci, in gara con i colori di Su Nuraghe.
Omaggio partecipato della Comunità sardo-biellese alle donne e agli uomini che operano nell’Istituto cittadino, vicinanza particolare al nutrito manipolo di Agenti penitenziari di origine sarda presenti a Biella.
Molti altri soggetti presenti a fianco della Polizia Penitenziaria di Biella per il buon esito e la sicurezza della competizione sportiva: pattuglie della Polizia di Stato, della Polizia Locale, della Protezione Civile e numerosi volontari della stessa Protezione Civile, dell’A.I.B., Associazione Antincendi Boschivi del Piemonte e dell’UISP, Unione Italiana Sport Per tutti e l’immancabile opportuna ambulanza della Croce Rossa di Biella.
A fine gara, sono stati incoronati i vincitori: tra gli uomini, Alessandro Gornati, della Società Sportiva “Atletica Piemonte”; tra le donne, Valeria Roffino del Gruppo Sportivo “Fiamme Azzurre” della Polizia Penitenziaria.

Giovanni Usai

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