È morto Giuseppe Petretto di Giave (Sassari), comandante a Biella

Giuseppe PetrettoCircondato dall’affetto dei suoi familiari, è mancato Giuseppe Petretto, di 89 anni. Ne danno il triste annuncio i figli Vanni, Pina, Marina, Donatella, Sandro e Loretta, con i rispettivi consorti e gli adorati nipoti; la sorella Amelia, unitamente ai parenti tutti.
La sepoltura sarà celebrata martedì 3 marzo alle ore 15.00 nella chiesa parrocchiale di Chiavazza. Il caro Giuseppe sarà tumulato nel cimitero di Chiavazza. Il santo Rosario sarà recitato lunedì 2 marzo, alle ore 17.00 nella cappella della casa di riposo OASI di Chiavazza.
Nato a Giave (Sassari), nel 1926, ancora giovanissimo, nel 1944, Giuseppe entra nell’Arma dei Carabinieri per essere assegnato al comando delle stazioni di Nuragugume, Dualchi, San Gavino Monreale.
Attraversato il mare, si trasferisce nelle Marche, a San Lorenzo in Campo, in provincia di Pesaro. Nell’agosto del 1970, il definitivo trasferimento, a comandare l’importante Stazione dei Carabinieri di Biella, per dieci anni, fino alla pensione, dopo essere stato onorato delle insegne di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana e la Medaglia d’Oro per lungo comando.
Ai piedi del Mucrone, il maresciallo Petretto si è circondato di amorevole rispetto per serietà, capacità e umanità profuse nello svolgimento dei suoi compiti, lodate da ufficiali e subalterni. Uomo che ha saputo trasmettere valori a figli e nipoti; la sua figura integerrima è ancora oggi ricordata.
Nostalgicamente legato alla terra di origine, da sempre seguiva le mitiche vicende della squadra di Gigi Riva e di Gianfranco Zola. La domenica, con l’orecchio incollato per la radiocronaca diretta, dalla finestra di casa con vista sui campi di calcio, osservava i ragazzi giocare. Passione che non lo ha mai abbandonato, rimanendo davanti alla televisione a seguire il suo “Cagliari”, fino agli ultimi giorni.
Con gli amici e coi figli era solito dire: “Unu carru e a bidda”, a significare la volontà di ritornare a trascorrere il resto della sua vita in Sardegna: ma l’amore per i figli e i tanti nipoti l’ha ancorato a Biella. A Giave, nella parrocchia in cui è stato battezzato, le campane hanno suonato a lungo. Suoneranno ancora domani durante suo ultimo viaggio. Riposerà nel cimitero di Chiavazza accanto alla moglie, Maria Sogos, che l’ha preceduto di un anno.

Battista Saiu

5 commenti

  1. Che bella figura di Uomo! Condoglianze alla Famiglia ed a Su Nuraghe.

  2. Formulo le mie più sentite condoglianze unitamente ad i Soci del Circolo Sa Rundine.
    Cav. Uff. Mario Giuseppe Fozzi

  3. Condoglianze ai familiari di Giuseppe Petretto ed al Circolo. Padre di una numerosa famiglia, non ne esistono più.

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