La Sardegna a Biella coi film dell’ISRE, Istituto Regionale Etnografico

partecipanti alla serata con al centro Elisa Rubatto Bosincu
Partecipanti alla serata con al centro Elisa Rubatto Bosincu.

Martedì scorso, a Biella è stato presentato il documentario “S’impinnu”, il voto, di Ignazio Figus e di Cosimo Zene, realizzato dall’ISRE, Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna (Nuoro), che ha messo a disposizione del Circolo Su Nuraghe la pellicola, confermando la collaborazione tra i due Enti al di qua e al di là del mare.
La serata, che chiude il XVI ciclo di “Su Nuraghe Film” per conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore, è stata affidata a Elisa Robatto Bosincu, sarda di seconda generazione che vive a Candelo.
Le presentazioni delle opere di regista o di argomento sardo sono occasione per la partecipazione attiva delle nuove generazioni alle attività messe in campo dalla Comunità dei Sardi di Biella. Molte volte, la preparazione della serata con protagonisti sardi nati lontano dall’Isola, coinvolge amici e familiari nella ricerca della migliore esegesi per la presentazione delle opere loro affidate.
Ricco di molti spunti, “S’impinnu” ha permesso di conoscere alcuni aspetti meno noti della Sardegna tradizionale, fuori da stereotipi elegiachi che vorrebbero i Sardi esenti da difetti. Entrambi gli aspetti, insiti, propri dell’uomo, fanno il paio come facce della stessa medaglia, coi gesti benefici e di solidarietà verso deboli e bisognosi. Questi ultimi ben illustrati dalle immagini, parole e riflessioni degli autori, ma che in filigrana lasciavano trasparire alcune piccole miserie della natura umana.
Immancabile “su cumbidu”, il rinfresco finale con dolci della tradizione, preparati dalla zia Maria che, da madrina, ha accompagnato e sostenuto la nipote.

Eulalia Galanu

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