Gran torneo di carte a Su Nuraghe con i Circoli Arci ed Acli

LocandinaSabato 6 gennaio, alle ore 20.30, il Circolo Culturale Sardo di Biella organizza il “Gran torneo di carte a scala quaranta”, aperto agli aderenti a Circoli Arci ed Acli presenti nel territorio.
In palio medaglie e prodotti sardi. A metà serata verrà servito il rinfresco preparato e offerto dalla generosità dei Soci: gustoso intervallo per favorire una maggiore socializzazione, interrompendo la concentrazione che tutti i giochi seri richiedono.
Sul tavolo verde sfileranno, allineate per seme o in scala massima dall’asso al re, le figure che compongono i magici foglietti. Sebbene le carte siano di origine incerta, esse erano già note a Cinesi ed Indiani dai quali, attraverso gli Arabi, le avremmo copiate. Pochi sanno che le figure di quelle miniature colorate – nella versione attualmente in uso da noi – raccontano la storia delle nostre radici più antiche: giudaiche, pagane e un po’ cristiane: Davide d’Israele / re di picche; Giulio Cesare / re di quadri; Alessandro Magno / re di cuori; Carlo Magno / re di fiori.
Nelle immagini femminili, due rimandano alle bibliche Giuditta / regina di fiori e Rachele / regina di cuori, le restanti raffigurerebbero la divinità dell’Olimpo Atena / regina di Picche e Argina di Argo, bella sacerdotessa di Era / regina di quadri. Lo stesso dicasi per i “fanti / cavalieri”: dal biblico Giuda maccabeo / fante di fiori, ad Ettore di Troia / fante di picche, passando per il condottiero francese Ètienne de Vignolles / fante di cuori e Uggeri il Danese / fante di quadri.
Con le varianti dei semi in “coppe, bastoni, spade, denari”, il modello lo ritroviamo riprodotto nelle carte “siciliane”, “napoletane”, “bergamasche”, “romagnole”, “piacentine”, ed anche “biellesi”. La Sardegna, che nella sua singolarità è stata definita “quasi un continente”, ha le “sue” carte da gioco. Quelle riprodotte nella locandina sono di recente produzione, ideate e realizzate da Luciano Dettori di Sassari, ispiratosi alla ultramillenaria cultura sarda. La grafica del pugliese Tonino Caputo ha creato una piccola opera d’arte dedicata alla nostra bella Isola.
I semi delle carte sono associati a quattro storiche principali città sarde. Riproducono il “moro bendato”, per Cagliari; la “gallinella sarda” in filigrana, per Oristano; la maschera dei “mamuthones”, per Nuoro; la “goccia” di corallo, l’oro rosso proveniente dall’omonima Riviera di Alghero, per Sassari.

Salvatorica Oppes

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