La Sardegna nel 1° Conflitto Mondiale, l’Italia verso più fronti

Batteria da 149

Su Calendariu 2016, inserito tra le iniziative accreditate quale progetto rientrante nel Programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale, è corredato da didascalie che offrono una lettura delle vicende italiane viste con occhio sardo. Ogni mese è anche illustrato da immagini inedite provenienti da Cagliari. Il mese di febbraio introduce avvenimenti che portarono al Primo conflitto.

L’Italia era parte della Triplice Alleanza con Germania ed Austria-Ungheria, ma da più punti venivano critiche ed obiezioni perché lo stesso trattato era in forte contrasto con le ambizioni adriatiche e balcaniche del Bel Paese. Nonostante le forti tensioni con i cugini d’Oltralpe, che caratterizzarono la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, robusti erano rimasti i legami culturali con la Francia nei settori delle lettere e delle arti, nonché nelle vite degli uomini per l’emigrazione dei lavoratori dalla Penisola. All’alba del 1914 l’Impero Austro-Ungarico palesava forti elementi di crisi e tendenze allo sgretolamento, mentre l’Italia si barcamenava sempre più nel tentativo di posizionarsi nelle alleanze più vantaggiose per le sue mire espansionistiche, cercando appoggio per la sua politica estera anche dalla Francia, essendo anche appena terminata la guerra coloniale italo-turca, sebbene la guerriglia indigena perdurasse nella Libia da poco annessa.
Nel corso del conflitto libico sorsero, tra l’altro, nell’Esercito Italiano le prime strutture militari specificamente adibite alla raccolta delle informazioni, allo spionaggio e al controspionaggio: strutture che nelle guerre coloniali, e proprio in Libia, fecero le prime – sebbene non eccellenti – prove operative quando, da attività legate all’intraprendenza di singoli personaggi o saltuariamente svolte da diversi reparti, vennero organizzate in un’unità centralizzata.

Gianni Cilloco

Nell’immagine: Batteria da 149. (Archivio Gen. don Giovanni Maria Garrucciu Melis)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.