Sardegna e Grande Guerra: il 1914 e lo scacchiere delle alleanze

Batteria da 149

Su Calendariu 2016, inserito tra le iniziative accreditate quale progetto rientrante nel Programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale, è corredato da didascalie che offrono una lettura delle vicende italiane viste con occhio sardo. Ogni mese è anche illustrato da immagini inedite provenienti da Cagliari. Il mese di aprile introduce avvenimenti che portarono al Primo conflitto.
L’uccisione dell’Arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono austro–ungarico, e della consorte contessa Sofia di Choteck, avvenuta a Sarajevo il 28 giugno 1914, fu il casus belli per lo scoppio della Grande Guerra che, come sottolineato da autorevoli storici, «fu un coacervo di movimenti e di fini, dichiarati e non» ed il frutto del «fallimento della diplomazia» in quanto non si poté far fronte «al volume e alla velocità della comunicazione elettronica». Le belligeranze, inizialmente sorte fra Austria-Ungheria e Serbia, successivamente, per la serie di meccanismi delle alleanze sussistenti, coinvolsero le potenze della Triplice Alleanza contro quelle della Triplice Intesa (Francia, Gran Bretagna e Russia – quest’ultima garante dei popoli slavi). L’Italia, in virtù di un articolo del trattato che la impegnava con Germania ed Austria-Ungheria, non essendo stata informata degli avvenimenti, il giorno 4 agosto 1914 dichiarò la propria neutralità mantenendo una posizione comunque ambigua ed ambivalente sullo scacchiere internazionale. Premevano per il ribaltamento delle alleanze che impegnavano il Bel Paese, oltre che una consistente opinione pubblica interna, anche gli emigrati in Francia, i quali temevano di ritrovarsi in terra nemica qualora fosse rimasta intatta l’alleanza con l’Austria

Gianni Cilloco

Nell’immagine: Batteria da 149 (Cagliari, archivio Gen. don Giovanni Maria Garrucciu Melis)

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