Torta e mimose a Su Nuraghe con la senatrice Nicoletta Favero

partecipanti alla festa

La Festa della Donna si è svolta Sabato 5 Marzo nelle accoglienti sale del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella, in anticipo di qualche giorno rispetto alla data canonica dell’8 Marzo. La serata, con torta realizzata dalla pasticceria Gelateria Bertinetti dello Chalet Giardini di Biella e mimose confezionate e offerte dall’Angolo del Fiore di via Fratelli Rosselli, di Biella, è stata animata da Paola Matera, giovane medico di emergenza che lavora presso il locale Ospedale degli Infermi. Amante della musica, la dott.ssa Matera è tra coloro che hanno voluto posizionare un pianoforte nell’ingresso del nuovo nosocomio biellese. Già nell’antichità, per molti medici, “la musica è un mezzo terapeutico per le sofferenze fisiche e psichiche”. Secondo la teoria numerologica di Pitagora, il mondo dei suoni avrebbe una misteriosa affinità col mondo interno dell’anima che, oltre a soddisfare il piacere (edoné), allevierebbe il dolore (lipé). L’uso terapeutico della musica, continuato a Roma fino al periodo dell’Impero con la pratica della guarigione magica e religiosa nella “risonanza tra Dio e l’uomo” – di cui permane traccia in Sardegna nei riti dell’argia e, nell’Italia peninsulare, nel tarantismo – venne successivamente declassato e superato dall’avvento delle credenze cristiane che contemplano accettazione del dolore e della malattia.
La festa di Su Nuraghe con al centro le donne è stata onorata dalla presenza della senatrice Nicoletta Favero che nel portare il saluto ai presenti ha ricordato il ruolo fondamentale dell’altra metà del cielo. Poi, con gli uomini a far da cavalieri, ha consegnando a due giovani donne cesti ricolmi di prodotti isolani alle due migliori maschere premiate durante il Carnevale dei Sardi: Maura Zara e Francesca Serra.

Salvatorica Oppes

1 commento

  1. Dedicata a tutte le donne di SU NURAGHE

    LA FESTA 2016

    La sua festa deve essere
    Adornata di raggi di sole
    Sotto un cielo pulito
    In un prato di fiori profumati
    Da togliere il respiro e
    Di miriadi variati colori.
    Quella festa, che ama la donna
    È piena di SI
    Di calde carezze
    Di baci e di frasi romantiche
    Che la faccia sentire femmina
    Nel cuore e nell’anima
    Cullandola dolcemente
    Senza farla destare
    Dal sogno che lei
    Da tutta la vita ha sperato.

    Druento 04/03/16

    Efisio Carta

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