Gli Orti de La Malpenga, a scuola di identità con Su Nuraghe

Sergio Vineis con il figlio Simone e  Mina Novello

Saperi e luoghi della cultura alimentare, presentati lo scorso fine settimana alla IV edizione di “Gli Orti della Malpenga”, ha visto la partecipazione di un centinaio di docenti dell’Istituto Comprensivo “San Francesco d’Assisi” e del Liceo Scientifico “Amedeo Avogadro” di Biella, guidati dal dirigente scolastico prof. Dino Gentile che ha coinvolto i suoi insegnanti nel progetto di formazione/aggiornamento “Cammini-Borghi-Cibo”, in collaborazione con il Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella. L’esperienza biellese fa riferimento all’anno nazionale del cibo italiano, proclamato dal Ministero dei Beni Culturali unitamente al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
Dopo il saluto delle autorità, accolti da Ernesto Panza di Biumo, nel teatrino della villa e presso le tecnostrutture allestite sul piazzale antistante la dimora storica, si sono succedute le conversazioni nel verde con Paolo Pejrone e Stefano Mosca, tra viti e giardini, sacralità del cibo e pan di meliga di Luca Ciurleo, alternate da showcooking di specialità sarde rivisitate dallo chef stellato sardo biellese Sergio Viveis del “Patio” di Pollone, sotto lo sguardo attento dell’esperta biellese delle culture gastronomiche locali, Mina Novello. Paola Candiani ha guidato “Un viaggio in l’Italia attraverso i paesaggi del FAI”; l’attenzione focalizzata sulle “Terre di baraggia, pascoli, acque, boschi e risaie” con Igiea Adami e Adriano Soldano, precedute dalla presentazione di Elena Accati che ha parlato di “Eva Mameli-Calvino, famosa fisiologa, botanica e biologa sarda”, seguita da “lingua, cibo e memoria” di Chiara Meluzzi. In conclusione di giornata, nuovo showcooking con prodotti dell’orto de La Malpenga, presentati dall’Istituto di Istruzione Superiore Alberghiero “Gae Aulenti” di Biella e degustazione mieli, guidata da Lorenzo De Laugier.

Salvatorica Oppes

Nell’immagine: Sergio Vineis con il figlio Simone e Mina Novello, “cucitura” dei panzerotti alla sarda.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.