Feminas/fumne, anziane mamme, nonne, figli e nipoti a Su Nuraghe

Partecipatissima serata di convivialità, di comunità e di cultura presso i locali del circolo Su Nuraghe di Biella – immagini della festa nella sezione fotografias

Festa della Donna a Su Nuraghe
Festa della Donna a Su Nuraghe, inaugurazione mostra di filet, saluto del sindaco Dino Gentile e della neo senatrice Nicoletta Favero.

Sabato 9 Marzo 2013 – In occasione dell’annuale Festa della Donna ha avuto luogo la presentazione della mostra “Feminas, le Donne del Filet, fili sardi di memoria e intrecci alpini“, un progetto sostenuto dal Coordinamento Donne della FASI (Federazione Associazioni Sarde in Italia), finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna, in collaborazione con la Città di Biella e sotto il patrocinio della Regione Piemonte. Un’iniziativa che, attraverso l’esposizione di immagini ed oggetti frutto dell’esperienza ormai pluriennale del locale Corso di Filet, pone al centro dell’attenzione il ruolo e la creatività della figura muliebre, quale contributo e ricchezza della realtà migratoria biellese isolana offerti alla propria terra d’adozione. La serata è stata così l’occasione per celebrare e ringraziare la decana zia Antonietta Sotgiu di Bosa (OR) e tutte quelle Feminas e Fumne che, sotto l’ombra del Monte di Oropa, a prescindere dalla propria appartenenza etnico-culturale, hanno trovato un “luogo” d’incontro, di scambio e di relazione in una particolare e pregiata arte tessile sarda, facendone varcare i relativi confini d’origine e continuando, così, a tramandarne cultura e saperi nella costante opera generatrice e creativa di riscatto femminile.
La Festa della Donna 2013 di Su Nuraghe, oltre all’intervento dei rappresentati della FASI, attraverso il dott. Maurizio Sechi, e della locale sezione ARCI, ha visto anche il saluto graditissimo del Sindaco Donato Gentile, in rappresentanza della Città di Biella, e di Nicoletta Favero, neo-senatore della Repubblica Italiana, da sempre sensibili alle tematiche dell’uguaglianza e del ruolo femminile nella società.
La serata, animata dall’estrosa amatissima Jolanda, nell’alternanza di musiche e danze, ha visto la presenza di molte donne e famiglie ricomposte per l’occasione, con la partecipazione di anziane mamme e nonne accompagnate da figli e nipoti.Continua a leggere →

Tradizione e solidarietà concreta, 23° Pranzo sardo all’ANFFAS

maialiniIl giorno 24 marzo 2013, presso il Centro Anffas di Gaglianico, in Via Cavour 104, alle ore 12.30, si svolgerà l’annuale pranzo tipico sardo, organizzato in collaborazione con il Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella.
Per i ragazzi dei Centri Anffas e per i Soci dell’Associazione Anffas Biellese Onlus, questo rappresenta non solo una bella festa, ma un evento consolidato in tradizione, che rinnovandosi ogni anno è arrivato alla ventitreesima edizione.
Con il pranzo si vuol dare il benvenuto a tutti i Biellesi che vorranno intervenire e farci compagnia; un modo piacevole di aprire la nostra “casa” al mondo, affinché tutti si possano rendere conto dei risultati ottenuti in più di quarant’anni d’attività, grazie all’impegno dei Soci e degli operatori Anffas, in collaborazione con gli Enti e le Associazioni locali, unito alla generosità dei Biellesi.
È un evento che permette di riscoprire la realtà delle persone con disabilità a tutta la popolazione, affinché in un giorno di festa e di amicizia la solidarietà si manifesti anche fisicamente, condividendo un gustoso momento conviviale in allegria.
Le prenotazioni, obbligatorie, sono accettate sino a martedì 19 marzo p. v. telefonando al n° 015-2493064 (ANFFAS di Gaglianico) oppure al n° 015-34638 (Circolo Sardo SU NURAGHE)Continua a leggere →

«Caduti biellesi della Brigata Sassari», conferenza del prof. Zorio

Sabato 16 marzo, ore 21, a Biella, nelle sale del “Punto Cagliari”, in via Galileo Galilei, 11, conferenza del prof. Federico Zorio su: “Grande Guerra, Caduti biellesi della Brigata Sassari, Caduti sardi presenti nell’ossario-sacrario del cimitero di Biella” – cumbidu, rinfresco – ingresso libero

Ossario-sacrario del cimitero di Biella
Ossario-sacrario del cimitero di Biella.

“Tutto è cominciato, a metà degli anni ’90, quando decisi di fare una ricerca relativamente ai Caduti biellesi della Grande Guerra appartenenti all’Arma del Genio.
Sapevo dell’esistenza di un’opera pubblicata tra gli anni ’30 e ’60, in 28 volumi e suddivisa per Provincia o gruppi di Province e intitolata “Albo d’oro – Militari Caduti nella Guerra Nazionale 1915 – 1918“. Presso la Biblioteca Civica di Biella trovai la copia riguardante la Provincia di Novara (cui appartenevano Vercelli e Biella durante la Grande Guerra) e pazientemente ho copiato tutte le diciture (Cognome, Nome, paternità, reparto di appartenenza, data e luogo di nascita, data e luogo di morte e relative cause). Gli elenchi arrivano fino al 31 dicembre 1920 però non sono completi.
In un secondo tempo sono passato ad elencare gli Ufficiali; infine ho ritenuto doveroso estendere la ricerca a tutti i Caduti biellesi, integrando con gli elenchi delle lapidi dei vari Comuni. Nel frattempo ero riuscito a trovare tutti i rimanenti volumi dell’Albo d’Oro e li ho fotografati pagina per pagina.
Ho consultato le liste di leva dei Comuni depositati presso l’Archivio di Stato di Biella e gli Archivi Storici presso i Comuni stessi, riuscendo così a completare diverse schede. Attualmente mi sto cimentando con le annate del il Biellese di quel periodo e, presso l’Archivio di Stato di Vercelli, con i ruoli militari delle classi chiamate alle armi.
Proseguendo la mia ricerca ho avuto modo di constatare che fra i Biellesi figurano sei Caduti della Brigata “Sassari“. Ho provato a fare un controllo in tutte le Regioni, il risultato è stato che non era un Reparto totalmente composto da Sardi, almeno all’inizio. Ho scoperto che nel Sacrario del Cimitero di Biella sono sepolti due Militari sardi, morti all’Ospedale Militare di Riserva di Biella, di cui uno della “Sassari“.Continua a leggere →

Goccius, launeddas e colori di Sardegna in onore di San Giuseppe

LocandinaSabato 16 marzo, alle ore 16.30, a Biella, presso il sacello di San Giuseppe di Riva, la Comunità sarda parteciperà alla novena del Santo sposo della Vergine Maria, protettore della famiglia, dei lavoratori, dei morenti, della Chiesa universale e del Concilio ecumenico Vaticano II.
Su invito dell’Associazione Pia unione del Transito, presieduta da Gabriele Prola, fondata un secolo fa da San Luigi Guanella, le “Voci di Su Nuraghe“, dirette dal M° Biagio Picciau, decoreranno con canti in “Limba” sarda la Santa Messa officiata da don Piergiuseppe Bona, canonico del Capitolo di Santo Stefano di Biella.
Alla fine della celebrazione liturgica verranno intonati i “Goccius de Santu Zuseppi“, appositamente preparati. A seguire, sul sagrato della chiesa, canti sacri e breve concerto di launeddas e “sonette” in onore di San Giuseppe.
Il momento particolarmente solenne, sarà reso ancora più importante dai colori degli abiti tradizionali della festa. L’appuntamento è alle ore 15.45, con partenza dalla sede del Circolo Su Nuraghe, in via Galileo Galilei, 11, per salire al vicino sacello, preceduti dalle launeddas di Matteo Muscas e dall’organetto diatonico di Tore Agus e dallo stendardo processionale di Sant’Eusebio da Cagliari e Santa Maria di Oropa, scortato dalle bandiere religiose.
Prima della salita al sacello, incontro con i componenti della Associazione di Apostolato per la preghiera in soccorso dei morenti, “Pia Unio a Transitu Pro Morientibus Adiuvandis” di Biella.
Il ricco programma di celebrazioni del novenario prevede, ogni giorno, alle ore 16.00, la recita del “Sacro Manto”, novena e litanie del Santo; ore 16.30 Santa Messa cantata, presieduta dai predicatori ospiti.
Si inizia domani, domenica 10 marzo con la Santa Messa per tutte le famiglie, decorata dal Coro “Genzianella” di Biella.Continua a leggere →

Invito alle donne sarde, biellesi e di altre regioni a fare «nenneres»

Domenica di “laetare” – 10 marzo ad Oropa, alle ore 16.30, dopo la “Messa del Rettore”, benedizione e distribuzione del grano da far germinare al buio e portare in chiesa il pomeriggio di Giovedì Santo – Sacchetti di grano potranno essere ritirati in via Galiei, 11 e in via Marconi, 15, presso Arte Vita – Arte Sacra.

Nennere
Nennere e simulacro nero della Vergine venerata nel Santuario Eusebiano Alpino di Oropa.

Nel mondo della tradizione, la domenica di “Laetare” corrispondente alla Quarta di Quaresima, è giorno che sospende il periodo penitenziale. La Chiesa indica con il cromatismo rosaceo dei paramenti del sacerdote durante la celebrazione della Santa Messa, una breve sosta nel cammino della penitenza quaresimale che prepara alla Pasqua.
Il colore rosaceo, attenuazione del viola penitenziale secondo alcuni liturgisti, viene popolarmente letto come indicazione per preparare “sos nenneres“, il grano da far germinare al buio per poi decorare i “sepolcri” del Giovedì Santo, le cappelle in cui custodire e adorare il Santissimo Sacramento.
Il grano germinato, conosciuto fino a un recente passato anche nel Biellese e in altre regioni d’Italia, verrà portato in chiesa il Giovedì Santo, alla fine del periodo quaresimale e inizio del triduo pasquale, quando verranno legate le campane e, nelle campagne, intrecciati i rami di salice.
In alcune località del Biellese risuoneranno i corni a scandire le ore delle campane mute.
Tradizioni radicate, ricche di fascino, ben note anche in Sardegna.
Il Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe invita tutte le donne sarde, biellesi, emigrate da diverse regioni d’Italia presenti della nostra Diocesi a preparare “sos nenneres“, il grano germinato da portare nella parrocchia di appartenenza il prossimo Giovedì Santo, mettendo a disposizione presso la sede di Su Nuraghe, in via Galileo Galilei, 11 e presso Arte Vita – Arte Sacra, in via Marconi, 15, sacchetti di grano con allegato un foglietto di istruzioni e preghiere.
Il Sabato Santo, il grano riportato a casa, potrà essere piantato negli orti e nei giardini. Per chi non potesse, viene offerta la possibilità di metterlo a dimora nell’area monumentale di Nuraghe Chervu (info, 01534638).Continua a leggere →