Calendariu 2001 – Fiori e piante di Sardegna

Un paesaggio unico si apre allo sguardo che scruta l’orizzonte. L’andare dei movimenti sinuosi dei colli con i declivi delicati, intervallati dalle rette orizzontali degli altipiani, è un fluire armonico di gradazioni di verde, raramente solcato da strade bianche di terra o di nero bitume. Subito non ci si accorge, ma l’occhio è libero di penetrare il cielo pulito, senza gli ostacoli di tralicci elettrici e di pali telefonici.
La varietà della natura geologica della Sardegna, pur non presentando un sistema montuoso vero e proprio, trova la sua massima altitudine nei 1834 m della punta La Marmora, nel Gennargentu. È nell’alternarsi di rilievi, di articolate o minute colline con gli altipiani fino al litorale sabbioso con i suoi cordoni dunari che si riscontra una ricca e particolare flora con oltre duecento endemismi botanici più o meno recenti.
Piante che vivono isolate sulle montagne inaccessibili, in pochissimi esemplari, come il Ribes sandalioticum, pianta esclusiva della Sardegna, arroccata tra le rocce del Limbara e le rupi del Gennargentu. Poco più di trenta esemplari nettamente distinti da altri Ribes europei (con qualche affinità morfologica con una specie che vive nell’Asia centro orientale), sebbene riproducibili per via agamica, rendono questo arbusto, alto circa 50 cm, la pianta più rara al mondo!
La Santolina insularis, piccolo arbusto cespuglioso, endemico nella varietà Crespolina sarda, diffonde il profumo intenso dovuto ai suoi capoli dorati e alle foglie cinerine, partecipando, con i diffusissimi mirti, corbezzoli, cisti e lauri a quella caratteristica calda, indefinibile fragranza di Sardegna.
Il nome Aquilegia nuragica identifica questa elegante pianta erbacea perenne, alta fino a 40 cm, come propria della nostra Isola. Vive in rari esemplari, grazie al costante stillicidio d’acqua nella stretta gola di su Gorropu, presso Orosei. Anche l’Astrolagus maritimus, pianta perenne con rami striscianti, lunghi fino a 40 cm e con infiorescenze roseo violacee, confinato nella stretta fascia costiera della sola isola di San Pietro è a forte rischio di estinzione.
Si tratta, pure in questo caso, di pianta di antica origine, che condivide l’insolito habitat con la Diantus morisianus, presente solo sulla costa sud occidentale della Sardegna.
Piante e fiori, unici nella specie e nella loro rara bellezza, caratterizzano il paesaggio stupendo e spesso ancora integro di quest’Isola che conserva, infaticabile custode, la sua millenaria storia e i suoi tesori.


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