Giorno della Memoria a Biella, i Sardi incontrano la comunità ebraica

Giorno della Memoria, Sardi alla Sinagoga di Biella

Oggi, 27 gennaio 2017, a Biella, il primo appuntamento del Giorno della Memoria è stato celebrato in Sinagoga, preceduto dall’incontro tra rappresentati della Comunità israelitica locale e del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe.
Un piccolo corteo con in testa Eitan Pietro Greppi e Battista Saiu ha attraversato piazza Cisterna dirigendosi verso il vicolo del Bellone dove ha sede la settecentesca Sinagoga con gli originali arredi, ospitata all’interno dell’antico ghetto.
All’ingresso, nel vestibolo davanti la stanza rettangolare del tempio, una lapide ricorda le vittime biellesi delle leggi razziali del 1938. Davanti alla pietra che riporta i nomi dei Biellesi deportati, i Sardi di Biella hanno deposto una composizione floreale con serti di alloro e fiori bianchi, decorata da nastri bianco blu e bianco rosso, esplicito rimando ai colori di Israele e della Sardegna. L’opera è stata realizzata e donata da “Girasoli” di Serena Cominato di Biella Vaglio.
Dopo brevi parole di saluto, il ricordo dell’immane tragedia “affinché nessuno dimentichi nomi e vicende”. A seguire, la tradizionale benedizione delle Donne del grano che, con ampli gesti hanno gettato semi di frumento frantumando a terra il piatto che li conteneva davanti alla grande menorah.

Simmaco Cabiddu

Nell’immagine: Giorno della Memoria, Sardi alla Sinagoga di Biella davanti alla lapide che ricorda le vittime biellesi dell’olocausto.

Pizza dai Sardi per rinsaldare valori di fraternità, amicizia, solidarietà

Pasqualino Senes

Sabato 28 gennaio, ore 19.30, pizza al circolo – via Galileo Galilei, 11 – Biella – prenotazione fino ad esaurimento posti – tel.: 015 34638.

Archiviate le feste di fine anno, le attività proposte dalla Comunità sarda di Biella sono riprese a pieno regime con iniziative rivolte sia verso l’esterno, in simbiosi e reciproco scambio con la comunità ospite, sia verso l’interno al fine di rafforzare coesione e senso di appartenenza alla grande famiglia di Su Nuraghe. In una società dove il bisogno di “non mangiare” supera quello di mangiare, la tavola continua ad essere luogo d’incontro e di condivisione sia per assolvere i primari bisogni del vivere che, soprattutto, quello di tessere e rinsaldare valori di fraternità, amicizia, solidarietà civile ed umana.
L’occasione è data sabato 28 gennaio, con inizio alle ore 19.30, con “pizza al Circolo”, appuntamento che fa registrare il tutto esaurito, grazie anche alla bravura del pizzaiolo professionista Pasqualino Senes di Pozzomaggiore (Sassari).
Tra i tipi di pizza proposti, oltre alla più consueta “Margherita”, la così detta pizza “Su Nuraghe”, ricca di sapori isolani, grazie all’aggiunta di salsiccia proveniente direttamente dalla Sardegna. In attesa che le gustose pizze fumanti vengano sfornate, sarà possibile scegliere anche l’omonimo antipasto servito dai generosi volontari.

Giovanni Usai

Sardi in Sinagoga a Biella affinché “nessuno dimentichi nomi e vicende”

Biella, ingresso della Sinagoga, lapideVenerdì 27 gennaio 2017, alle ore 9 del mattino, una delegazione del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe si recherà presso la Sinagoga del Ghetto ebraico di Biella Piazzo per rendere omaggio e ricordare le vittime della Shoah 1943-1945.
Per l’occasione, i Sardi, vestiti dei loro abiti tradizionali, incontreranno i rappresentanti della Comunità israelita. Recheranno fiori e grano, raccogliendo con gesti concreti il messaggio scritto sulla pietra posta all’ingresso del tempio: “Nessuno dimentichi i nomi e le vicende di coloro che in questa Sinagoga partecipavano alla vita religiosa della Comunità ebraica di Biella. Posti ai margini della vita pubblica, privati nel 1938 dei diritti e delle civiche libertà dalle leggi razziali fasciste, furono, tra il 1943 e il 1945, talvolta vilmente traditi e consegnati alla mostruosa macchina dello sterminio di massa nazista trovando la morte“.
Con grani di frumento e petali di rose verranno benedetti i nomi riportati sulla lastra commemorativa: “Le lacrime degli oppressi che non conoscono consolatore: Ada Ovazza Vitale con il marito Eugenio e i figli Sergio e Aldo, i suoceri Cesare e Celestina e la madre Elvira Vitale Ovazza, Salomone Tedeschi, Giuseppe Weinberg“.

Simmaco Cabiddu

Nell’immagine: Biella, ingresso della Sinagoga, lapide che ricorda gli Ebrei biellesi vittime della Shoah. A terra petali di rose e cocci del piatto del grano di benedizione (archivio)

Nuovo Direttore sanitario dell’Ambulatorio Infermieristico Sardo del circolo Su Nuraghe

Vincenzo Nardozza, Mariolina Zedda, Renata Tuveri

Tra le novità dell’anno sociale appena incominciato, la nomina del dott. Vincenzo Nardozza quale nuovo direttore sanitario dell’Ambulatorio Infermieristico Sardo “Dott.ssa Emilia Cavallini”.
Pugliese, laureato in medicina e chirurgia presso l’Università di Siena, specializzato in malattie nervose e mentali, è stato Primario neurologo presso l’Ospedale di Ozieri (Sassari), di Varallo Sesia (Vercelli) e di Biella, incarico ricoperto fino al 2002. Consigliere e componente della Commissione di Bioetica dell’Ordine dei Medici di Biella, autore di più di 50 pubblicazioni scientifiche nel campo della neuropsichiatria, continua ad offrire la sua disponibilità a far parte della Commissione medica Invalidi Civili di Biella in qualità di medico presso l’ANFFAS di Biella. Attraverso l’Ambulatorio Infermieristico sarà possibile avvalersi ancora della sua esperienza per visite specialistiche, ulteriore dono alla terra di adozione.
Subentra alla stimatissima dott.ssa Franca Sandigliano, per sette anni, fin dalla fondazione, a capo della struttura sanitaria pubblica che opera in via Costa di Riva, 12.Continua a leggere →

È morta Monica Delzoppo, insegnante di 48 anni

Monica Delzoppo, prima a sinistra

Troppo presto ci ha lasciato Monica Delzoppo, insegnante di 48 anni. Lo annunciano la mamma Daniela e tutti i suoi cari.
Donna solare, ricordiamo Monica alla “Marconi” di Biella, insegnante di Lettere del Centro Territoriale Permanente per l’Educazione Degli Adulti, docente alle scuole serali e presso la Casa Circondariale di Biella. Dotata di grande sensibilità, era sempre disponibile ad entrare in rapporto con gli altri, immedesimandosi nei bisogni e nelle necessità di chi aveva di fronte anche al di là, oltre i doveri strettamente professionali.
Portatrice di grande umanità, Monica era Socia del Circolo Culturale Sardo di Biella. Partecipava, quando la malattia glielo permetteva, alle attività proposte dalle Donne del Filet, trascorrendo momenti sereni, tra persone amiche che le volevano bene.
Nell’immagine, la rivediamo intenta ad apprendere le tecniche dell’intreccio delle “prammas filadas”, le palme intrecciate alla sarda che ogni anno Su Nuraghe prepara in occasione delle festività pasquali.Continua a leggere →