350 Anni dei Granatieri di Sardegna: sfogliare pagine di storia

19 aprile, i Fucilieri di Su Nuraghe con i Thatarinos Biellesos a Torino per i 350 anni dei Granatieri di Sardegna

350 anni dei Granatieri di SardegnaIl Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella ha accolto l’invito giunto da Cagliari da Rodolfo Mori Ubaldini, presidente della Sezione sarda dell’Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna e da Daniele Matteazzi, presidente della Sezione di Biella a partecipare in Torino ai festeggiamenti dei 350 anni di fondazione dei Granatieri di Sardegna.
Una delegazione del Circolo sardo di Biella, formata da Soci, alcuni “Thatharinos Biellesos” del costituendo Nucleo dell’Associazione Nazionale Brigata “Sassari” e dai “Fucilieri di Su Nuraghe” con le loro doppiette, si è unita ai Granatieri di Biella.
Un invito accolto per condividere un particolare momento di festa che permette di sfogliare alcune pagine della nostra storia comune, da pochi letta, sconosciuta ai più, dimenticata, a volte rimossa.

I Granatieri di Sardegna conservano nel nome traccia dell’antica origine, sebbene la nascita dell’attuale specialità della Fanteria risalga all’Editto del duca Carlo Emanuele II di Savoia che il 18 aprile 1659, volendo disporre di militari ben addestrati e pronti all’impiego, indisse un bando per il reclutamento di 1.200 uomini da inquadrare in un reggimento di fanteria di linea detto “delle Guardie”, primo reparto permanente d’Europa, seguito il 22 giugno 1664 da altri 5 Reggimenti: “Savoia”, “Aosta”, “Monferrato”, “Piemonte” e “Nizza”.
Con il passaggio del Regno di Sardegna dall’Austria ai Savoia (1718) e la costituzione dell’Armata Sarda, ai 6 reggimenti di terraferma si aggiunse nel 1744 il Reggimento “Sardegna” formato interamente da Sardi. Fu l’unico a rimanere sotto le bandiere dei Savoia quando l’armistizio di Cherasco (sottoscritto nella notte tra il 27 ed il 28 aprile 1796) impose lo scioglimento dei Reggimenti di terraferma e la loro incorporazione nell’Armata Francese.
Ai Savoia rimase la sola Sardegna, con Cagliari capitale del Regno Sardo, città in cui trovarono rifugio.
Con il ritorno dei Savoia a Torino (1814), l’Armata Sarda aggiunse al Reggimento “Sardegna” altri 9 Reggimenti: “Guardie”, “Savoia”, “Monferrato”, “Piemonte”, “Aosta”, “Saluzzo”, “Cuneo”, “Alessandria” e “La Regina”.
Nel 1816, il “Reggimento Guardie” assunse la denominazione di “Brigata Granatieri Guardie”; nel 1852, dopo la fusione col Reggimento Cacciatori di Sardegna” prese finalmente la denominazione “Brigata Granatieri di Sardegna”, unitamente allo scudo con i “Quattro mori bendati” a cui è sovrapposta una granata. Con questo nome, superando guerre e ristrutturazioni, i granatieri continuano ancor oggi le loro antiche gloriose tradizioni.
Successivamente al passaggio dal Regno di Sardegna al Regno d’Italia, 17 marzo 1861, il Ministro della Guerra Manfredo Fanti, decretava con provvedimento 4 maggio 1861, che “il Regio Esercito dovrà prendere il nome di Esercito Italiano, rimanendo abolita l’antica denominazione di Armata Sarda“.
Molti anni dopo, nel 1998, questa data è stata scelta dall’allora Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Tenente Generale Francesco Cervoni, per celebrare la Festa dell’Esercito.
Questi fatti e le decisioni hanno costituito le fondamenta dell’Italia di oggi ed il cemento che lega indissolubilmente i Sardi ed i Piemontesi. Sono simbolizzati nell’area monumentale di Nuraghe Chervu, intitolata ai Caduti sardi e ai Caduti biellesi. Qui la Comunità sarda vuole onorare la ricorrenza della Festa dell’Esercito Italiano unendosi all’Alzabandiera concordato con le Associazioni d’Arma di Biella (3 Maggio: Alzabandiera Solenne, ore 11.00 Giardini Zumaglini; ore 12.00 Nuraghe Chervu; ore 18.00 Vino d’Onore).

Battista Saiu

350 Anniversario della Costituzione dei Granatieri di Sardegna

nelle parole di Giovanni Manunta

Sotto la fitta pioggia, ed alla presenza di numerose autorità locali e nazionali, militari e civili, si è celebrato ieri a Torino il 350° Anniversario della Costituzione dei Granatieri di Sardegna. Lo schieramento militare ha spiegato in Piazza Vittorio Veneto il reparto d’onore dei granatieri in uniforme storica, con Bandiera di Guerra e Colonnella, i picchetti d’onore costituiti da rappresentanze dell’Accademia, delle Scuole, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, una rappresentanza di British Grenadiers in alta uniforme, ed un folto reparto delle nostre fierissime e carissime Crocerossine. L’Associazione Nazionale dei Granatieri di Sardegna ha portato da tutte le regioni italiane – ivi compreso il nostro martoriato Abruzzo – oltre un migliaio di testimoni. La Città di Torino ha schierato il suo Labaro ed i Gruppi Storici, incluso un reparto nella uniforme della fondazione (18 Aprile 1659).
Su invito della Associazione Nazionale dei Granatieri di Sardegna, il Circolo “Su Nuraghe” di Biella ha schierato i suoi Fucilieri, lo Stendardo dei Quattro Mori ed i “Thatharinos Biellesos” con tanto di madrina.
Le numerose allocuzioni hanno spesso ricordato allo schieramento grondante d’acqua il motto dei “Bugiuma nen” e glielo hanno anche fatto applicare per oltre un’ora sotto la pioggia battente, mentre le Crocerossine, impeccabili in camicia a maniche corte, hanno dato prova ed esempio della loro stoicità, riuscendo addirittura a non rovinarsi neppure il trucco.
I Reparti e tutte le Rappresentanze hanno quindi sfilato lungo Via Po, ove hanno reso gli onori alle Autorità, ed in Piazza Castello, ove hanno reso gli onori al monumento ai Caduti della Grande Guerra.
I nostri Sardi Biellesi – fucilieri, stendardo, madrina e thatharinos – hanno avuto l’onore di chiudere la sfilata, mentre i numerosi spettatori presenti, oltre alle mogli ed ai figli dei partecipanti, non hanno mai fatto mancare gli “Ajò“, “Sassari” e i “Forza Paris“. Antichi commilitoni si sono ritrovati, ed abbracciati, con grande commozione, e quanti vecchi reduci granatieri hanno voluto farsi fotografare coi loro “carissimi” Sardi!
Come d’uso, la Cerimonia è proseguita con un pranzo d’onore per oltre 1200 persone, nelle fastose e storiche sale del Palazzo dell’Arsenale, e si è conclusa con l’immancabile foto davanti allo Stemma originario dei Granatieri di Sardegna, l’antica Arma di S.M il Re di Sardegna.
Ancora una bellissima giornata per i Soci del nostro Circolo, un’occasione per dare prova consistente delle radici comuni del nostro popolo, ed un momento toccante “pro nos ammentare s’historia nostra“.
Sa fide nostra no la pagat dinari… Nuraghe, Avanti! E Forza Paris


Nelle immagini:

  • Fucilieri e Thatharinos chiudendo la sfilata, dopo i gruppi storici;
  • Lo schieramento accanto al palco d’onore, in apertura della rivista e di fronte ai Granatieri in Armi;
  • Foto ricordo coi Granatieri biellesi, al termine della sfilata;
  • Palazzo dell’Arsenale: Lo Stemma d’Armi dei Savoia, ed i nostri Sardi e Granatieri Biellesi;
  • I giganteschi British Grenadiers ed i nostri piccoli, ma ugualmente fieri e pugnaci Fucilieri di Su Nuraghe.

Queste ed altre immagini sono visibili nella sezione fotografias.

350 anni dei Granatieri di Sardegna

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