Uno sguardo sul creato: gli Aeshnidi, le libellule grandi

descrizione Immagini e testi di “Su Calendariu 2024” del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” ci accompagnano nello scorrere dei mesi, con sensibilità sociale e naturalistica attraverso didascalie di Lucio Bordignon e di due studenti universitari: Martina Cadin e Leonardo Siddi. Insieme hanno fornito testi e foto, a completamento delle immagini di Walter Caterina, anch’egli valente fotografo naturalista.

Gli Aeshnidi, le libellule grandi. Anax imperator (Imperatore comune). Anche nel mondo delle libellule esistono i giganti: l’Imperatore comune è tra le libellule più grandi d’Europa. Può raggiungere anche una lunghezza di 8 centimetri e mezzo. Si osserva nel cuore dell’estate.

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Da “Su Nuraghe” una paròla piemontèisa al mèis, Dicembre 2024, «N» come NASSE

descrizioneOmaggio dei Sardi dell’Altrove alla terra di accoglienza, “omagià daj Sardagneuj fòra ’d Finagi” che fanno capo al Circolo culturale sardo “Su Nuraghe” di Biella – NASSE è parola che accompagna il dodicesimo mese dell’anno come si ritrova, in“Michel dij Bonavé”, Michele Bonavero e nella ricca produzione letteraria di “Tavo Burat”, Gustavo Buratti Zanchi.

Nasse v.i. nascere || da la tëggia dla dësmentia doa a-i é ancor na faja, ant ël sol che a nass për smasì l’ùltim seugn, lassela dësblé a la bisa pento grinos e onda ‘d brala d’ors ant la barba longa e grisa [Tavo] = dalla capanna dell’oblio dove ancora una fata, nel sole che nasce per stemperare l’ultimo sogno, lasciarla disfare alla brezza pettine affettuoso e onda di lichene nella barba lunga e grigia || Crònio a l’avìa fàit n’anchërna an sël trav ëd ca për minca ann ch’a passava, dal di che chiel a l’era nà, e le tache a j’ero giumai set [Michel] = Cronio aveva fatto una tacca sulla trave di casa per ogni anno che passava, dal giorno in cui lui era nato, e le tacche erano ormai sette

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Dicembre 2024, una parola sarda al mese: “V” come “VOLITRAVU”

descrizioneRadici e semantica delle parole sarde rivisitate mediante i dizionari delle lingue mediterranee (lingue semitiche, lingue classiche). Laboratorio linguistico di storia e di cultura sarda a Biella.

VOLITRAVU è voce del logudorese antico (nel Cod. di San Pietro 192, 309: uolitrauu; nel Condaghe di San Nicola di Trullas 290: assu gulutrau dessu rivu). Fu interpretato dal Bonazzi come ‘pantano’, dal lat. volutabrum.

Ma forse è meglio considerare la voce come ‘sorgente che produce un pantano’; al riguardo vedi sd. bullòne ‘sorgente d’acqua’, la cui base etimologica è il sumero u ‘earth, land’ + lum ‘drinking vessel’: in composto ullum indicò in origine un ‘sito di risorgiva’.

La voce appena indagata si agglutinò poi a sd. ludrágu (vedi) ‘sorgente a pozzanghera’. A sua volta, ludrágu deriva da sd. ludu ‘fango’ (cfr. lat. lutum), la cui base etimologica è il sumero lu ‘to mix’ + du ‘stuccare, sigillare, to caulk, to spread out mud to make bricks’. In questo modo veniamo a sapere che il sd. ludum non si riferiva al ‘fango’ in generale ma al fango adatto a “cementare” le pietre da costruzione.

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Nona giornata Campionato provinciale calcio a 7: “Su Nuraghe Calcio Biella” vince 8-2 contro “Ghenez”

descrizione
Si è conclusa con la vittoria di 8-2 per “Su Nuraghe Calcio Biella” la partita disputata contro “Ghenez”, lunedì 25 novembre 2024 a Gaglianico, presso il Centro sportivo “Sportec – Sportec center”, di via Napoli,1.

Il “Ghenez”, capitanato da Nicolò Tamburella, dopo ripetuti tentativi perlopiù concentrati nei primi minuti di gioco e alcune successive belle azioni – pur premiate da due bei gol messi a segno rispettivamente da Luis Miguel Lara Medina e dal vice capitano Marco Russo – ha dovuto cedere il passo alla squadra con i “Quattro Mori” sul cuore.

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