Palme sarde intrecciate ad Atzara portate in processione a Biella

Alle ore 9 del mattino, incontro in episcopio con il vescovo, con presbiteri e donne consacrate della Diocesi di Biella

Palme di Atzara nell'immagine di August Sander (1927)
Palme di Atzara nell'immagine di August Sander (1927).

Sabato 12 Aprile 2014, si ripeterà a Biella la consegna delle palme “filadas”, intrecciate alla sarda, donate al vescovo, mons. Gabriele Mana, a sacerdoti e a religiosi della Diocesi.
Di buon’ora, una nutrita delegazione del Circolo Culturale Sardo di Biella partirà dalla sede di via Galileo Galilei per recarsi in episcopio reggendo in mano palme artisticamente intrecciate, appositamente realizzate ad Atzara (Nuoro).
Nel centro del Mandrolisai, l’uso di intrecciare le palme si è mantenuto nel tempo senza soluzione di continuità. Ancora oggi, le palme vengono tagliate la vigilia della Domenica di laetare, seguendo le indicazioni cromatiche in uso da sempre nella Chiesa. Per sette giorni le foglie recise rimangono a riposare acquisendo la morbidezza indispensabile alla perfetta lavorazione.
Operazioni complesse che coinvolgono l’intero paese con il dono, il taglio delle giovani foglie ancora chiuse e la loro custodia in appositi ambienti necessariamente bui, fino al momento dell’intreccio.
Tutte le sere della settimana che precede la domenica in cui verranno portate in processione, gli abitanti si ritrovano: eccezionalmente, le palme destinate a Biella saranno le prime ad essere intrecciate per permettere di farle pervenire in tempo utile.
Come in antiche veglie, si tramandano, con il gesto e con la parola, gli antichi saperi appresi.
Eredità arcaiche che continuano, con immutata freschezza, a donarci testimonianza di quelle radici cristiane sovente enunciate. Patrimonio inglobato, fin dai primordi, dalla nuova Fede, testimoniato dall’ingresso di Gesù in Gerusalemme, quando, con foglie di palma e fronde verdi, venne acclamato “Re dei Giudei”, proprio con quel titolo che lo avrebbe inchiodato al legno della croce.

Simmaco Cabiddu

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