3121 Caduti nella Provincia di Biella, 7 Sassarini, 6 emigrati

Nuraghe Chervu, ore 12.00, Alzabandiera con gli Agenti della Polizia Penitenziaria della caserma Alessandro Salaris e i Bersaglieri dell’Associazione Nazionale, sezione di Biella

Nuraghe Chervu, Giovanni Mocci eSamuele Coda Cap ModestoDomenica 19 giugno, ore 12,00. “Sa Die de sa Sardigna”. Dopo la Messa nella Basilica di san Sebastiano, la Festa sarda la si trasferirà presso l’area monumentale di Nuraghe Chervu con formazione del corteo partendo dal piazzale della Pasticceria Brusa. La sfilata, con in testa la Banda musicale di Cossato, Donne del grano, Fucilieri di Su Nuraghe, Autorità e Cittadini, raggiungerà nuraghe Chervu per deporre fiori ai Caduti sardi e ai Caduti biellesi. Durante l’Alzabandiera, presenti gli Agenti della Polizia penitenziaria della caserma “Alessandro Salaris” e i Bersaglieri l’Associazione Nazionale, sezione di Biella, verrà issando il Tricolore affiancato dalle bandiere europea, sarda e piemontese, e dal vessillo della Città di Biella.
A seguire, il Saluto del Sindaco di Biella, con la benedizione del grano e quella religiosa in lingua sarda impartita da don Ferdinando Gallu.
Su una pietra incisa da Piero Ottino, scalpellino della valle del Cervo, messa a disposizione dal Comune di Biella sono stati riportati i dati dei Caduti della Grande guerra: 3121 nella provincia di Biella; sette “Sassarini biellesi”; sei Biellesi emigrati in Francia, morti combattendo nelle Argonne, incorporati nella Legione garibaldina, inquadrati nel “4° Reggimento di marcia 1° Straniero” della “Legione Straniera”. Verrà affiancata da altre pietre provenienti dai comuni della nostra provincia. L’opera verrà completata con l’arrivo di pietre da tutti i comuni italiani.

Salvatorica Oppes

Nell’immagine: Giovanni Mocci di Gonnosfanadiga e Samuele Coda Cap Modesto (madre di Santa Teresa di Gallura), sardi di seconda generazione, ritratti a “Nuraghe Chervu” mentre posizionano la pietra con i dati dei Caduti della Provincia di Biella.

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