Festa delle Bandiere della “Sassari”, alloro ai Caduti sardi e biellesi

Nuraghe Chervu

Gloria italiana ed orgoglio sardo vengono celebrati in Sardegna e a Biella il 28 gennaio, giorno della Festa delle Bandiere della Brigata “Sassari” in ricordo dei fatti d’Arme che capovolsero le sorti della guerra con la completa riconquista italiana delle posizioni perdute a fine dicembre 1917.
Nell’area monumentale di Nuraghe Chervu, ai piedi della pietra dedicata ai Caduti sardi e ai Caduti biellesi, una corona di alloro con i colori bianco-rosso – gli stessi delle mostrine della “Sassari” – è stata deposta dal Nucleo biellese dell’Associazione Nazionale Brigata “Sassari” intitolato al “Capitano Emilio Lussu”, guidato dal Responsabile Fiduciario, Francesco Fosci.
Durante la Grande Guerra la Brigata si batte con grande coraggio tanto da essere ufficialmente citata più volte come “speciale unità di assalto”. Da allora, ogni anno, il 28 gennaio ricorda il caso rimasto unico nella storia dell’Esercito italiano della concessione delle due Medaglie d’Oro al Valor Militare ad entrambe le bandiere del 151° e 152° Reggimento Fanteria Brigata “Sassari” e della citazione sul Bollettino Ufficiale n. 981 del 30 gennaio 1918 relativa ai fatti dei “Tre Monti”: Col del Rosso, Col d’Ecchele e Monte Valbella, sull’Altopiano dei Sette Comuni, in Provincia di Vicenza.

Giovanni Usai

Nell’immagine: Nuraghe Chervu, corona di alloro dedicata “Agli intrepidi Sardi / della Brigata “Sassari” / nel comune ricordo / dei 13.602 figli di Sardegna/ e dei 523 giovani biellesi / Caduti per l’Unità d’Italia”.

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