Welfare di prossimità, condivisione per ridurre le distanze nel nuovo mosaico di Su Nuraghe

mosaico di immagini estate 2021

Mentre un’altra estate volge al termine, dai gruppi social di Su Nuraghe arriva un nuovo mosaico di immagini che racconta di chi è rimasto a casa e di chi ha potuto spostarsi verso località di villeggiatura. Scatti fotografici che, a pieno titolo, potremmo definire di “prossimità”, ascrivibili, cioè, a quella consapevolezza di un bisogno condiviso tra persone accomunate dalla vicinanza territoriale nella “Casa Sardegna” biellese che, ai piedi del Mucrone, porta le insegne del Circolo Culturale Sardo.
Bisogni e aspirazioni espressi attraverso immagini a dar vita a una “comunità di prossimità” dove chi esprime un bisogno è anche protagonista delle risposte, generando interessanti livelli di benessere sociale difficilmente conseguibile attraverso la mera erogazione di servizi. Modello virtuoso adottato quale sostegno all’esistenza in una società fragile ulteriormente insidiata dal susseguirsi di restrizioni governative, già costretta a videosorvegliare e innalzare barriere su ponti e viadotti per mostrare di contenere il disagio che l’affligge.
Un prodotto immateriale che scaturisce dalla materialità di immagini di marine e montagne, a fianco di scatti domestici che ritraggono la V centenaria incoronazione del nero simulacro mariano venerato ad Oropa, alternati da quelli più esotici che provengono dalla Grecia e dalla Croazia, con mare e località interne della Sardegna a far la parte del leone. Tra questi ultimi, il murales recentemente comparso ad Orgosolo, quale omaggio al fondatore di Emergency recentemente scomparso. A intercalare le tessere della composizione fichi e fichi d’India; vino e cibo compresi – tra spiagge e tramonti – gli immancabili spiedi di maialini arrosto.

Battista Saiu

Nell’immagine, mosaico di immagini estate 2021

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