Alpini e “Sassarini”: un legame di fratellanza celebrato a Biella

descrizioneSignificativo successo per la mostra della Brigata “Sassari” all’Adunata Nazionale

La 96ª Adunata Nazionale degli Alpini di Biella ha visto protagonista anche la Brigata “Sassari” grazie all’iniziativa del Nucleo biellese dell’Associazione Nazionale Brigata “Sassari” intitolato al capitano Emilio Lussu e del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe“. Dal 9 all’11 maggio 2025, una sezione della mostra itinerante del Museo Storico della Brigata ha registrato numeri impressionanti: oltre 6.000 visitatori e 3.000 firme raccolte.

L’esposizione, presidiata da militari in servizio e supportata dagli iscritti del Nucleo e da volontari del Circolo, ha ripercorso momenti cruciali in cui i due corpi combatterono insieme durante la Grande Guerra sul fronte orientale. I pannelli, accompagnati da uniformi d’epoca, armi e documenti fotografici, hanno illustrato efficacemente la vita di trincea, le decorazioni al valore e le operazioni belliche, creando parallelismi tra le due formazioni.

Eroi di una storia comune

La mostra ha ricordato le principali battaglie combattute insieme agli Alpini, dalle Melette di Foza alla Battaglia dei Tre Monti sul Col d’Echele, e figure emblematiche come il tenente triestino Guido Brunner, “Sassarino” volontario irredentista decorato con Medaglia d’Oro al Valor Militare, e gli ufficiali alpini: tenente colonnello Oreste Pirio Stringa, maggiore Amedeo De Cia e capitano Achille Billia.

Un ponte culturale tra territori di storia condivisa

L’evento non si è limitato alla rievocazione storica, ma ha rappresentato un’importante occasione di promozione con significative ricadute economiche per Biella e per la Sardegna. La manifestazione ha attratto numerosi Sardi residenti in altre regioni italiane, in Francia e nella vicina Svizzera, consolidando il senso di comunità e favorendo nuovi scambi culturali ed economici.

Questo legame tra territori affonda le radici in secoli di storia comune: risale infatti all’8 agosto 1720 quando i Duchi di Savoia, Principi di Piemonte, assunsero la corona dell’antico Regno di Sardegna.

Proprio da questo Regno di Sardegna, attraverso il processo risorgimentale guidato dalla dinastia sabauda e dal governo di Torino, nacque nel 1861 il Regno d’Italia, rendendo la connessione storica tra Piemonte e Sardegna un elemento fondante dell’unità nazionale stessa.

Tre cerimonie ufficiali di alzabandiera e ammainabandiera hanno scandito le giornate, realizzate congiuntamente dai rappresentanti della Brigata “Sassari” e dai Gruppi Alpini nazionali. Particolarmente suggestiva l’infiorata commemorativa presso il Nuraghe Chervu, dedicato alla Brigata e ai Caduti biellesi, impreziosita da centinaia di rose e migliaia di petali offerti dalla ditta vivaistica di Rosa e Alessandro Serra di Biella, specializzata nella produzione floreale.

Il Nuraghe Chervu: monumento unico della partecipazione popolare

Il complesso monumentale di via Lago Maggiore rappresenta un unicum nel panorama italiano, non solo per la sua architettura ispirata ai nuraghi sardi, ma soprattutto per il suo processo partecipativo dal basso.

L’unicità dell’opera risiede nel lastricato commemorativo formato da pietre provenienti da ogni angolo d’Italia, donate spontaneamente dai singoli Comuni. Ogni pietra, incisa con il nome della località d’origine e il numero dei suoi Caduti nella Prima guerra mondiale, rappresenta una tessera del mosaico nazionale, simboleggiando come le diversità locali, con le loro storie e tradizioni peculiari, confluiscano armonicamente a formare la ricchezza composita dell’identità italiana. L’opera incarna visivamente il principio dell’unità nella diversità: un’Italia fatta di mille campanili e identità locali che, lungi dall’essere in contrasto, costituiscono la vera forza del Paese quando si uniscono in un progetto comune di riconoscimento reciproco.

Durante l’Adunata, 52 nuove “Pietre della memoria” sono state consegnate da altrettante amministrazioni comunali grazie alla fondamentale collaborazione dei Gruppi Alpini locali. L’iniziativa, promossa dal Circolo “Su Nuraghe“, invita tutte le municipalità a partecipare collaborando con i Gruppi Alpini territoriali, che, come in quest’occasione, hanno svolto un ruolo determinante nel coordinamento della raccolta e nella cerimonia di consegna.

Un “giardino della memoria” tra Sardegna e Piemonte

L’area accoglie anche pietre focaie delle cave Barbera di Cerrione, dedicate ai nuovi nati nella comunità sarda biellese: un collegamento simbolico tra passato e futuro. Lo spazio verde, arricchito da piante di ginepro e da altre essenze tipiche della macchia mediterranea, fornite dall’Agenzia regionale Forestas della Sardegna, evoca i paesaggi dell’Isola.

Durante i giorni dell’Adunata, oltre cento delegazioni hanno visitato il complesso, autentico parco commemorativo a cielo aperto, meta di pellegrinaggi civili, attività didattiche e visite istituzionali, che coinvolgono scuole, associazioni, enti religiosi, civili e militari.

Il Nuraghe Chervu testimonia il valore della diaspora sarda come collegamento tra realtà regionali unite da un lungo percorso comune. L’Isola beneficia di questa visibilità in termini di attrazione turistica: la partecipazione delle delegazioni, la promozione delle eccellenze eno-gastronomiche e artigianali durante le cerimonie e il crescente interesse per le tradizioni sarde contribuiscono a generare nuove opportunità di turismo destagionalizzato.

Nuraghe Chervu si conferma vetrina permanente per la Sardegna e, nel contempo, espressione tangibile di un’Italia che valorizza le proprie caratteristiche territoriali come patrimonio comune.  Si pone, pertanto, come modello innovativo di commemorazione: non calato dall’alto ma costruito dal basso, pietra dopo pietra. Un mosaico di intensa ricchezza umana e morale, che incarna fisicamente un’idea: la vera forza dell’Italia risiede nella sua natura composita, dove le identità locali non si annullano ma si valorizzano reciprocamente in un disegno unitario di memoria e di rispetto delle diversità.

Battista Saiu

Nell’immagine, Sindaci e Alpini a Biella: un momento della consegna di pietre di memoria per “Nuraghe Chervu”, direttamente nelle mani di soldati della Brigata “Sassari”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.