Biella saluta la “Sassari” che parte in missione in Afghanistan

alzabandieraBiella, 21 settembre – alle ore 10, nell’area monumentale di Nuraghe Chervu si è svolta – in concomitanza con una analoga alla Caserma “Gonzaga” di Sassari – la cerimonia dell’Alzabandiera per salutare la partenza della Brigata “Sassari” in missione ISAF in Afghanistan – “ravvivare quella fiamma riproponendo i Valori che hanno formato e unito l’Italia” – Iniziativa programmata dal “Nucleo Cap. Emilio Lussu” dell’Associazione Nazionale Brigata “Sassari” di Biella con la partecipazione delle Associazioni Combattentistiche ed Arma della Città – Durante la cerimonia onori ai sei Caduti della “Folgore” – per il Lutto Nazionale, le bandiere sono state abbassate a mezz’asta.

Allocuzione del Magg. Giovanni Manunta

Responsabile Fiduciario del “Nucleo Cap. Emilio Lussu”

In questo preciso momento la Brigata “Sassari” ed un contingente del Quinto Reggimento Guastatori seguono le Bandiere di Guerra e lascianola Caserma “Gonzaga” di Sassari per obbedire alle leggi del dovere.
Vanno in Afghanistan per dare il cambio ai fratelli della “Folgore” la Patria li invia in un teatro operativo difficile e complesso, di cui è consapevole, perché sa che i “Diavoli Rossi” le faranno onore, nel rispetto delle migliori tradizioni “Sassarine”.
Le famiglie dei partenti, la Sardegna, e l’Italia nostra abbracciano i nostri ragazzi con immutato orgoglio, trepidanti nell’attesa di vederli tornare, come sempre, a testa alta, fieri di aver compiuto il loro dovere mel migliore dei modi.
I nostri “Diavoli Rossi” sanno che non ci deluderanno, “proitte semus zente chi giughet su pilu in su coro“, e partono cantando. Aiò, Dimonios! Avanti e Forza Paris!
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Identità del presente, costituire granai di umanità

Un convegno a Rocca Grimalda per contribuire a incrementare gli archivi della tradizione al fine di “costituire granai di umanità che possano restituirci i gesti e le parole, i patrimoni dell’oralità, quali risorse indispensabili per affrontare le difficili transazioni che i tempi presenti ci prospettano”. Verrà presentato il “caso dei Sardi di Biella”, un’identità di origine, sposata con quella del territorio di adozione, entrambe alimentate da apporti culturali altri e diversi, che concorrono, entrambe, a mantenere l’identità del presente.

acciugheSabato 19 e domenica 20 settembre 2009, a Rocca Grimalda, paesino sulla cresta delle colline ovadesi, in provincia di Alessandria, si terrà il XIV Convegno internazionale: Reti di memoria: esperienze, archivi, patrimoni.
L’annuale incontro affronterà il tema dei patrimoni etno-antropologici. Nel corso delle due giornate di studio, si analizzeranno i più importanti e urgenti problemi connessi al riconoscimento, al recupero, all’archiviazione, alla catalogazione, alla redistribuzione critica e alla comunicazione dei saperi della tradizione.
Sostiene Piercarlo Grimaldi, coordinatore del Convegno: Dopo diversi decenni di difficile e, a volte, non incoraggiante ricerca è oggi concretamente possibile affrontare questi problemi. Le più recenti tecnologie informatiche e multimediali permettono di ripensare in modo critico e originale ai problemi connessi alla conservazione e alla riappropriazione delle reti di memorie.
La memoria e l’oblio sono mirabilmente descritti nel celebre passo del X Libro delle Confessiones; Agostino da Ippona racconta che “una donna perse una dracma e la cercò con la lucerna e, non l’avrebbe trovata, se non ne avesse avuto il ricordo. Infatti, trovatala, come avrebbe saputo che era proprio la sua, se non ne avesse avuto il ricordo?” (Perdiderat enim mulier dragmam et quaesivit eam cum lucerna et, nisi memor eius esset, non inveniret eam. Cum enim esset inventa, unde sciret utrum ipsa esset, si memor eius non esset?).
Attraverso la memoria, riconoscendo ciò che si era perduto, si accede alla conoscenza.Continua a leggere →

“Su Nuraghe Film”: nuovo viaggio di immagini

Alcuni, recandosi a Praga e passando su “Ponte Carlo”, non si chiedono chi fosse questo re Venceslao, rinominato Carlo, che diede un’impronta così pregnante a ogni angolo di Praga” – Il filmato racconta per immagini la gita a Praga degli amici di Su Nuraghe – Una nuova occasione per produrre e proporre cultura

Guido ReSabato 19 settembre, alle ore 21, nelle sale del “Punto Cagliari” a Biella, ci sarà il primo appuntamento della rassegna autunnale “Su Nuraghe film“. In cartellone la proiezione di “A Praga con Su Nuraghe“, un “montaggio delle girate” effettuate dal nostro Socio Guido Re durante la gita sociale a Praga, arricchite da immagini d’epoca relative ai fatti della “Primavera di Praga”.
“Alla fine di marzo – scriveva Isabella Salaris, responsabile ed organizzatrice della gita – 32 persone si sono date appuntamento in piazza Martiri della Libertà a Biella, dove un autobus le aspettava per portarle all’aeroporto di Malpensa: destinazione Praga. Così è iniziata la breve avventura dei Soci del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella che si sono recati in gita sociale nella bella città mitteleuropea: pochi giorni alla scoperta di monumenti, chiese, piazze, musei, quartieri, cucina, mercati, oggetti da portare a casa”.
L’esperienza di quei quattro giorni vissuti insieme dal gruppo viene ora proposta attraverso il film realizzato da Guido Re. Un nuovo viaggio di immagini attraverso strade e ponti, visitare il Castello, la Piazza con l’orologio, assaggiare il gulasch e la birra scura dei ristoranti tipici, fare piccoli acquisti ai mercatini, riflettere al quartiere ebraico, cenare sul battello mentre scivola dolcemente sulle scure acque della Moldava, respirare la magia della città di notte.
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“Su Nuraghe” tra presentazione e produzione culturale

Nuovo ciclo di lezioni di cinema “Su Nuraghe Film” – per conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore – le opere in cartellone saranno presentate da Sardi di seconda e di terza generazione – giovani Soci nati lontani dall’Isola saliranno in cattedra per presentare la loro Terra.

Calendario filmProssimamente, nelle sale del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella, verrà presentato il sesto ciclo di “Su Nuraghe Film, lezioni di cinema per “conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore”.
La rassegna autunnale si arricchisce e prende il “via!” con un nuovo lavoro del nostro Socio Guido Re, le cui riprese sono state realizzate durante la recente gita sociale nella capitale della Repubblica Ceca, valorizzate e attualizzate dall’inserimento di alcuni spezzoni della “Primavera di Praga”.
In calendario altri tre lavori di Davide Mocci, regista cagliaritano, apprezzato documentarista di “Geo & Geo”, la trasmissione televisiva pomeridiana di Raitre per conto della quale ha recentemente girato nella Baraggia Biellese uno dei suoi ultimi lavori, prossimamente in onda nella rete televisiva nazionale. Prodotti dalla “Master Film” dello stesso regista, le opere sono state tradotte in spagnolo, inglese, francese e tedesco; la narrazione della versione italiana è legata all’inconfondibile voce di Claudio Capone, il famoso doppiatore recentemente scomparso.
Esploratore etico, con il gusto dell’originalità, Davide Mocci invoglia lo spettatore ad avvicinarsi alla realtà attraverso l’immagine. I documentari di Davide Mocci sono un concentrato accattivante della durata di trenta minuti ciascuno; quelli che vengono presentati fanno parte di una più ampia serie di produzioni in cui viene illustrato “un pezzo di Sardegna”, perlopiù trascurato dagli itinerari turistici più battuti, ma che meglio di altri custodisce intatto lo spirito del popolo della grande Isola. Un ritratto sincero che, tralasciando l’enfasi retorica, consegna alla memoria ambienti incontaminati e paesaggi unici che ancora resistono. Non tutto ciò che si produce merita di essere visto, pochi autori riescono a tener desta l’attenzione del pubblico. Davide Mocci riesce a farlo con originalità, quasi al servizio della realtà, non limitandosi a documentare. Con la macchina da presa restituisce un’immagine della realtà vista con l’etica dell’osservatore: raccontando in prima persona, ci narra la realtà così come la sente, facendoci sentire – con poesia e con sentimento – coautori della scena.Continua a leggere →

“Biellesos et Sardos umpare”, identità biellese e Sardegna

Biella conserva anche nei simboli ufficiali segni della propria identità che rimandano alla Sardegna – Risultante di antichi contatti e di secolari sedimentazioni. Dagli insediamenti palafitticoli di Bertignana e di Viverore ai contatti con popolazioni celtiche e liguri – Cristianizzazione eusebiana e apporto delle colonizzazioni di popolamento alemanne dal Vallese – contributi transalpini e dal Regno di Sardegna.

Domenica 30 agosto, a Biella, presso il Santuario Mariano Eusebiano Alpino di Santa Maria di Oropa si è rinnovata la commemorazione della centenaria Incoronazione della Vergine Nera, la Festa dell’intitolazione della Basilica, svoltesi in concomitanza con la cerimonia del Patronato civico.
Mazza civica della Città di BiellaIl rito è stato officiato nella basilica nuova gremita, Biellesi e Sardi uniti nella comune preghiera a Maria. Per gli isolani, un modo popolare di rivolgersi alla Deipara, la Madre di Dio, sono i Gosos:

Biellesos et Sardos umpre
Ammunta nos sutta s’infagliu
Dispensa nos salude et trabagliu
In su paris alturas et mare
Innoghe semus a Ti chircare
Et sias nostra protettora.

De-i custos montes Reina
Mama de Oropa consoladora.

Una caratteristica della Religione Cristiana è Dio che irrompe nel tempo ed entra nella storia degli uomini attraverso Maria con l’Incarnazione che – ha affermato Monsignor Gabriele Mana – ha concepito Gesù prima con la mente, poi con il cuore e infine con le viscere. Così anche quelli celebrati oggi ad Oropa sono fatti storici, ricordati ed elencati nell’omelia alla presenza delle massime Autorità cittadine, singolarmente salutate dal Vescovo: il Prefetto, rappresentato dal suo vice; il Sindaco, dott. Donato Gentile; il Presidente della Provincia, on. Roberto Simonetti; il Questore di Biella, dott. Giuseppe Poma e il Comandante la Compagnia dei Carabinieri, dott. Giuseppe Arrigo (alla sua ultima cerimonia pubblica in Città per via dell’imminente trasferimento). I Consiglieri e gli Assessori cittadini presenti, le autorità civili e militari sono stati idealmente uniti in un unico caloroso fraterno abbraccio al Vescovo della Diocesi di Biella e ai suoi Sacerdoti.
Il culto divino è stato preceduto dalla breve processione in cui è stata portata la Mazza civica, affiancata dai Vigili urbani come scorta d’onore.
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