Omaggio alla terra biellese, alla terra sarda, ai diritti umani

Domenica 21 aprile, nella chiesa di San Giuseppe operaio di Vigliano Bielllese, si è tenuto il concerto del Coro “100& misto – Made in Biella“.

Coro 100% misto – Made in Biella
Vigliano Biellese, Coro 100% misto – Made in Biella.

Ospiti del parroco don Marco Cena, la serata, presentata da Gigi Mosca, ha proposto una selezione di canti della tradizione sacra e profana, con omaggio alla terra biellese e alla terra sarda, caratterizzata da: “Su bolu de s’astore“, di Tonino Puddu e “No potho reposare“, di Salvatore Sini e Giuseppe Rachel, elaborate entrambe da Sandro Montalto, e le bellissime “Ninna Nanna“, del biellese don Nelson Sella, “Muntagne dal me Piemunt“, di Gipo Farassino, “Signore delle cime“, di Bepi De Marzi ed una serie di canzoni moderne e colonne sonore, culminate nel brano “Mandela“, di J. Abraham, omaggio a Nelson Rolihlahla Mandela, l’anziano statista, eletto, dopo la fine dell’apartheid, primo presidente del Sudafrica, premio Nobel per la pace nel 1993.
Mandela è diventata la canzone-simbolo del nostro coro – afferma il maestro Sandro Montalto – Si tratta di un canto semplice ma emozionante, un canto tradizionale africano rielaborato dal compositore svedese Anders Nyberg, molto attivo nel mondo del pacifismo e dei diritti umani, che fa parte dell’opera Mayibuye.
L’opera Mayibuye – continua Montalto – è accompagnata da un testo, in parte recitato, sul crimine contro l’umanità chiamato “apartheid”, un sistema vergognoso di oppressione e sfruttamento in cui la minoranza bianca difende la sua posizione privilegiata per mezzo di manganelli, proiettili e torture. Alla resistenza non violenta dei neri si è sempre risposto con leggi dure, pesanti sanzioni e azioni violente da parte di polizia ed esercito. Avendo però esaurito tutte le vie di protesta pacifica, l’ANC (African National Congress of South Africa) nel 1961 lanciò la sua ala militare, la “Lancia della Nazione”, subito duramente contrastata dall’esercito sudafricano.
Nel 1988 Dulcie September, che stava investigando sul commercio di armi tra Francia e Sudafrica, fu ucciso a Parigi. Quest’omicidio – conclude il maestro del Coro 100% Misto – non fece che acuire la pressione internazionale affinché il sistema politico sudafricano invertisse decisamente la propria rotta. Nel 1990, finalmente, il presidente sudafricano de Klerk decise di togliere il bando all’ANC, che presentò alcune liste alle prime elezioni a suffragio universale del 1994. L’ANC ottenne la maggioranza e Nelson Mandela fu eletto primo Presidente del Sudafrica.
Ma la lotta contro l’egoismo, l’ignoranza e il razzismo non è mai finita”.
Il testo della canzone dice:
Mandela dice di lottare per la libertà,
Mandela dice che la libertà deve arrivare adesso.
Tutto quello che dico è contro la schiavitù
nella nostra terra d’Africa.
Mandela,
la libertà è nelle tue mani,
mostra ora la via della libertà
alla nostra terra d’Africa.

Efisangelo Cau

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