4 Cori a Candelo, omaggio musicale sardo agli emigrati biellesi

Quattro cori a Candelo San Lorenzo

Ha raccolto grande successo di pubblico “Incontro Corale”, rassegna canora svoltasi domenica sera a Candelo nella Chiesa di San Lorenzo. Nello spazio sacro del presbiterio si sono alternate quattro formazioni: Candeloincoro, diretta da Stefania Vola; La Campagnola di Mottalciata, diretta da Simone Capietto; La Rotonda di Agliè, diretta da Giampiero Castagna; Ospite d’onore, il Coro Paulicu Mossa di Bonorva (Sassari), diretto da Marco Lambroni.
L’iniziativa è stata patrocinata dai comuni in cui hanno sede i cori; dalla Conferenza Episcopale Italiana; dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e di Biella; dall’Università Popolare di Biella; dall’Oratorio San Lorenzo e dalla Pro Loco di Candelo. Il ricavato della serata verrà destinato per restaurare l’antico organo della chiesa.
L’iniziativa, nata su proposta del Coro di Agliè che festeggia il suo trentesimo compleanno, in collaborazione con “La Campagnola” e il Circolo Culturale Sardo di Biella, ha coinvolto la nuova formazione locale, Candeloincoro (debutto nel 2008). Ad accogliere i coristi, il Sindaco di Candelo, Mariella Biollino, i presidenti di Su Nuraghe, Battista Saiu e dell’Associazione Turistica Pro Loco Candelo, Gianni Pozzo.
Ospiti di don Attilio Barbera, in apertura, tutti i Cori, nel ringraziare il parroco padrone di casa “pro tempore”, hanno rivolto il canto-preghiera di ringraziamento al vero Padrone di casa.
Applausi calorosi per tutti. Lungo e prolungato quello rivolto al “Paulicu Mossa”, col pubblico in piedi a chiedere il bis, immancabilmente concesso dal Coro di Bonorva.
Con stupore e apprezzamento i Sardi si sono cimentati nel bellissimo canto alpino: “Benia Calastoria”, di Bepi De Marzi. Scritto e cantato in piemontese, parla di tale Beniamino, “Beni”, detto “Calastoria”, in quanto i compaesani prevedevano per lui un grande avvenire. Ma Beniamino, mandato a combattere in trincea la Grande Guerra, rientrato a casa salvo, ma senza futuro; è costretto a emigrare lontano dai luoghi e dagli affetti più cari, in Belgio a fare il minatore.
Prova di bravura, canto eseguito con maestria, omaggio ai Biellesi emigrati ai tanti Sardi che risiedono nel Biellese, molti presenti in sala, appositamente accorsi a salutare i loro conterranei.

Simmaco Cabiddu


Scambio di doni tra il “Paulicu Mossa” e Candeloincoro (Foto Studio Ghirardelli, Candelo)

Quattro cori a Candelo San Lorenzo

1 commento

  1. Ciao, il mio motto è “Nella vita le uniche cose che cambiano sono i fogli dei calendari”
    E Beniamino è uno dei tanti fogli girati nel tempo.

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