Festa a Lessona Mozzetto di sant’Eusebio “natione sardus”

Festa a Lessona Mozzetto di sant'Eusebio

Sabato 2 agosto 2014 – In questa strana estate, un sole raro, atteso e particolarmente caldo ha salutato la Festa di sant’Eusebio, con al centro il seicentesco oratorio della frazione Mozzetto di Lessona; addossato all’edificio sacro, una casa di civile abitazione con in facciata un coevo affresco della Madonna di Oropa. Dal sagrato, il vicolo Sant’Eusebio si addentra tra le case che incoronano la chiesa proteggendola, protetti dal Patrono che dà nome al villaggio, allargandosi al centro, con le abitazioni che si affacciano sulla centrale irregolare piazzetta.
Venerdì 1° agosto, alle ore 18.00, richiamati dalla campana, la celebrazione della santa Messa officiata dal parroco don Renzo Diaceri, resa più solenne da canti accompagnati dal M° Silvio Bono, direttore della cantoria parrocchiale.
Decorato da fiori bianchi e rossi, sull’altare una sontuosa tovaglia ricamata ad intaglio e per terra un bel tappeto sardo filato e tessuto a mano al telaio, il tempio è dominato dalla Vergine nera e dalla statua a grandezza naturale del pio Eusebio. Evidenti richiami a due tratti distintivi del Santo evangelizzatore del IV secolo “natione sardus”, nato a Cagliari, come testimoniano gli antichi documenti e introduttore del culto mariano sui nostri monti, come ricordato il celebrante durante il panegirico. Attraverso la lettura della lettera inviata da Eusebio dall’esilio di Scitopoli, il parroco ha sottolineato la tenerezza verso il gregge privato del Pastore e il saluto a quanti erano ancora pagani. “Il mondo lo guardava per imitarlo”, ricorda Sant’Ambrogio di Milano, allora come oggi, anticipando di diciassette secoli i gesti e le parole del nostro amato papa Francesco.

Simmaco Cabiddu


Nell’immagine: Lessona Mozzetto, Parroco, Lessonesi e Sardi alla festa di sant’Eusebio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.