Ragazzi delle scuole in visita al Museo delle Migrazioni

studenti di Pettinengo in visita al Museo delle Migrazioni

Altre immagini degli studenti in visita al Museo delle Migrazioni

Accompagnati dai loro insegnanti Simona Angelico, Stefania Fornaro, Alberto Garbella e Fabio Ansermino i ragazzi hanno ascoltato la storia straordinaria e allo stesso tempo simile a tante altre, della Signora Pasquadina Menegon, la quale decide di partire sola, lasciando casa paterna ed affetti per cercare fortuna in queste valli; oppure la storia del Signor Giorgio Martinero che nel 1883 deve fare richiesta ufficiale di passaporto per l’estero per andare in Sardegna, o restare semplicemente ammirati davanti alla statua di marmo di Francesco Ciusa “La Madre dell’ucciso”.
Come era prevedibile non è stato facile rispondere ad un fiume di domande spontanee, nate davanti alle vetrine che racchiudono la collezione di minerali sardi.
Ragazzi curiosi, attenti e alla fine stupefatti nello scoprirsi nipoti di chi ha lavorato in quelle stesse miniere dell’Iglesiente da cui arrivano molti dei minerali esposti.
È stato bellissimo e un enorme piacere poter accompagnare questi ragazzi, raccontare la storia di tutti i personaggi del Museo, ma anche la storia stessa di come è nata l’idea di creare a Pettinengo un museo dedicato alle migrazioni, “Cammini e Storie di Popoli”.
Per concludere, come nella migliore tradizione sarda, gli ospiti in visita hanno potuto gustare l’immancabile e tradizionale “cumbidu”, rinfresco con le buonissime crostate preparate e offerte da Loredana e Idillio, soci del Circolo Su Nuraghe di Biella, supportando la visita per l’intera mattina.

Annalisa Ledda

Nell’immagine: studenti di Pettinengo in visita al Museo delle Migrazioni

Le fotografie mostrano alcuni momenti della visita dei ragazzi delle classi II A e IIIA della Scuola Secondaria di Primo Grado di Pettinengo al Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli di Pettinengo.

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