Su Nuraghe e il dono generatore di legami di reciprocità circolare

volontari di Su Nuraghe

L’appuntamento a tavola con l’annunciata “pizza al Circolo” svoltosi ieri sera, si è concluso con la distribuzione di dolci donati a tutti i presenti, preparati dalla generosità di Antonietta a coronamento di una giornata di lavoro che ha coinvolto volontari impegnati in diversi settori per il buon esito di quella che è stata una nuova festa in famiglia. Molte le persone a tavola per lo scambio di saluti prima della pausa estiva e l’atteso ritorno in Sardegna. Oltre a soci che anche solo occasionalmente “lavorano per il Circolo”, personale dell’Ambulatorio Infermieristico Sardo “Emilia Cavallini”, “Donne del filet”, operatori del Museo delle Migrazioni recentemente inaugurato a Pettinengo, amministratori. In alcuni casi, famiglie intere riunite, con nonni, figli e nipoti, tra l’ordinato via vai degli addetti alle cucine e al servizio in sala.
In quest’angolo di Sardegna alle falde del Mucrone, succede sovente di trascorrere serate serene in amicizia, caratterizzate molto spesso da doni sempre offerti con il cuore. Proprio il dono è uno degli elementi distintivi di moltissime attività di Su Nuraghe. Declinato in diversi contesti della quotidianità associativa, il dono è generatore di quei legami di reciprocità circolare contrassegnata da quel “dare, ricevere, ricambiare” che fa nascere nuovi sentimenti di amicizia, inducendo senso di gratitudine attraverso quel “sentirsi in debito” che fa bene, che mantiene e rafforza la relazione.

Giovanni Usai

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