Fiori a Nuraghe Chervu, continuità di valori nei giovani Sardi di Biella

Biella, fiori a Nuraghe Chervu

Sono stati deposti ai piedi della pietra dedicata alla Brigata “Sassari” (eretta in ricordo dei Caduti sardi e dei Caduti biellesi durate la prima guerra mondiale) i fiori che i nipoti di Maria Cau hanno dedicato alla loro nonna recentemente scomparsa.
Vedova di Carmelo Maolu, quella di Maria è stata, assieme al marito e ai figlio Enrico prematuramente scomparso, una delle famiglie più attive in seno alla grande famiglia allargata di Su Nuraghe.
Dopo il rito funebre in forma civile, svoltosi a Biella presso la sede delle onoranze funebri Papale, mentre il feretro proseguiva verso il tempio crematorio di Mappano, parenti ed amici, dopo aver partecipato al mesto accompagnamento, si sono diretti verso l’area monumentale di Nuraghe Chervu per omaggiare, con i fiori dedicati alla decana del circolo, i ragazzi sardi e biellesi Caduti per costruire l’Italia nella quale noi oggi viviamo.
Disterrados”, ”sradicati” e senza terra, lontano dalla loro Isola, nella fattualità dei gesti, la Comunità sardo-biellese continua a tramandare valori che trovano eco nei versi dell’Inno della Brigata “Sassari”: “Sa fide nostra no la pagat dinari”, vale a dire, “La nostra fedeltà non la pagano denari”, andando ben oltre il rapporto strettamente familistico. Speranza di continuità nelle nuove generazioni sempre più insidiate da individualismi e difficoltà del tempo presente.

Salvatorica Oppes

Nell’immagine: Biella, fiori a Nuraghe Chervu deposti da Sardi di terza generazione, nipoti di Maria Cau

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