Dal Cilento al Mucrone: San Rufo dona a Biella una lastra per Nuraghe Chervu

il sindaco di San Rufo con la pietra inviata a Biella

Dal paese di San Rufo, 1.675 abitanti in Cilento (Campania, provincia di Salerno) è arrivata nei mesi scorsi una bella pietra calcarea recante inciso il nome del Comune e il numero dei suoi morti, 34, durante la Prima guerra mondiale. Andrà presto ad aggiungersi al vasto lastricato commemorativo di Nuraghe Chervu alle porte di Biella, dedicato alla Brigata “Sassari” e ai Caduti della Grande Guerra di ogni singolo comune italiano.
L’iniziativa, ispirata dal Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe, promossa dall’Amministrazione Comunale e sostenuta dalla Prefettura di Biella si pone infatti l’obbiettivo di realizzare una pavimentazione ad opera incerta formata da tante lastre di riuso quanti sono i comuni Italiani. Su ciascuna lastra è inciso il nome della località e il numero dei Caduti durante il conflitto.
Il Sindaco di San Rufo, Michele Marmo, condividendo il fine del progetto, che è quello di “fare memoria” in maniera condivisa, vi ha aderito subito con entusiasmo. Non appena ricevuta la richiesta dalla “Città Alpina dell’anno 2021” si è adoperato in prima persona, con l’ausilio dei suoi collaboratori tra i quali i membri dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, per la ricerca della pietra più adatta e per l’incisione sulla stessa del nome del paese e del numero dei Sanrufesi caduti nella Grande Guerra. «Abbiamo aderito con entusiasmo a questa iniziativa degli amici biellesi – spiega Marmo – perché consideriamo il ricordo e la memoria dei nostri Caduti un pilastro fondante della nostra comunità, che non si deve mai indebolire e deve essere tramandato alle future generazioni».

Riccardo Pozzo

Nell’immagine, al centro il sindaco di San Rufo con la pietra inviata a Biella.

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