Da “Su Nuraghe” una paròla piemontèisa al mèis, Maggio, “M” come “arbo ’d mai = albero di maggio”

descrizioneOmaggio dei Sardi dell’Altrove alla terra di accoglienza, “omagià daj Sardagneuj fòra ’d Finagi”.

Siamo giunti al mese di maggio e, nella prima delle citazioni che seguono, Tavo Burat, poeta e linguista rivitalizzatore biellese, ci descrive molto bene – per contrasto ai mesi che lo precedono – l’effetto miracoloso di questo mese sulla natura: (il sole) svetta fecondo con il Maggio e di ghirlande l’adorna. Ragazzi e ragazze usavano piantare un ramo fiorito in mezzo alla piazza del villaggio (piantare maggio) per poi danzarvi attorno: è proprio quanto traspare dalla seconda citazione, tratta essa pure dai versi di Tavo Burat: il mio cuore è sull’albero di maggio.L’alternativa, ci precisa il poeta, è di afferrare la cuccagna (i beni materiali, cibo o altro, messi sull’albero detto appunto “di cuccagna” e poi fuggire svelto come un rampichino (uccelletto passeriforme diffuso in località boscose, con abitudini e regime alimentare simili a quelli dei picchi). Da segnalare che questo bravissimo poeta e linguista ha composto una ventina di poesie, ciascuna dedicata ad un volatile (oltre ad essere l’autore di dizionari sui nomi delle piante e degli animali selvatici del biellese). Per quanto riguarda la terza citazione, va segnalato che l’ “albero di maggio” era l’albero della rivoluzione, piantato un po’ dovunque nell’Europa occidentale durante l’epoca napoleonica.

… la lus as anandia da Santa Lussìa, ël sol a Natal a eclata e Re con ij Re a s’ancoron-a për marié la tèra bela andurmìa dal mascheugn ëd l’invern, a Pasca chiel a la basa e a la dësvia, a svërliss dru con ël Maj e ’d garlande a l’anzoliva [Tavo] = la luce si diffonde da Santa Lucia, il sole trionfa fanciullo a Natale e Re con i Magi s’incorona per sposare la terra bella addormentata nel sortilegio dell’inverno, a Pasqua egli la bacia e la risveglia, svetta fecondo con il Maggio e di ghirlande l’adorna

… mè cheur a l’é sël maj … o a sesiss la cocagna lest ’me ’n rampighin [Tavo] = il mio cuore è sull’albero di maggio … oppure afferra la cuccagna, svelto come un rampichino*

… arbo ’d mai = albero di maggio [l’albero della rivoluzione]

Sergi Girardin (Sergio Maria Gilardino)

Nell’immagine:  capolettera “M”, in Missale Magnum Festivum Domini Georgii Challandi (sec. XV), Priuli e Verlucca 1993, copia facsimile posseduta a Biella dal Comm. Mario Coda

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