Il nuovo campionato di calcio a 5, a 7 e a 11 è alle porte; la stagione sportiva che animerà l’inverno biellese sta per iniziare. Tra le centinaia di giovani atleti, i ragazzi di Su Nuraghe Calcio Biella scendono in campo, allenando muscoli e cuore con partite amichevoli tra pari.
La sera di mercoledì 19 settembre, presso lo “Sportec center s.r.l.”, di via Napoli, 1, a Gaglianico, si è disputata la bella partita che ha favorito Pizza Flash, 3-1 in loro favore, sotto lo sguardo attento del mister Gaspare Carmona e dell’allenatore Giovanni Mocci, per meglio individuare potenzialità e ruoli degli atleti con lo stemma dei Quattro Mori sul petto.Continua a leggere →
Macomer invia a Biella una pietra di basalto per Nuraghe Chervu
Dal Comune di Macomer (Nuoro) è arrivata a Biella una pietra di basalto con inciso il nome della località e il numero dei Caduti della Grande Guerra. Aderendo all’iniziativa proposta dal Circolo Culturale Sardo, memoria e ricordo si rinnovano, giusta la deliberazione n. 409 del 30.10.2017, del Comune di Biella e l’invito di Annunziata Gallo, Prefetto di Biella, esteso agli Uffici Territoriali del Governo delle regioni Piemonte e Sardegna per ricordare i Caduti del Primo conflitto mondiale a completamento dell’area monumentale denominata “Nuraghe Chervu”, realizzata con pietre provenienti da diverse regioni d’Italia.
In Sardegna, dall’anno 2003, il centro che sorge alle pendici della catena del Marghine aderisce al progetto di recupero, valorizzazione e custodia del cimitero di guerra di Casara Zebio, in Veneto, area donata dalla città di Asiago al Comitato permanente dei comuni di origine dei soldati sardi caduti sull’Altopiano, che vede come capofila e responsabile del luogo dove sono sepolti 218 “Sassarini” il comune di Armungia, paese di origine di Emilio Lussu. Sono 61 i soldati macomeresi caduti: due morti in combattimento sul monte Zebio, sepolti a 1.600 metri di altitudine: i “Sassarini” Salvatore Antonio Deriu, classe 1884, caduto il 6 luglio del 1916 e Salvatore Angelo Ledda, classe 1895, deceduto nello stesso conflitto 20 giorni dopo.
«I nostri soldati sono morti lontanissimi dalla nostra terra combattendo l’imperialismo – afferma il sindaco Antonio Onorato Succu – Voglio pensare – continua – che il loro sacrificio sia servito “non per un palmo di lontana frontiera” come disse Emilio Lussu, ma per un più alto ideale di libertà e giustizia. Ad Asiago – conclude il sindaco – abbiamo commemorato i nostri morti con la deposizione di un fiore sulle loro tombe”.Continua a leggere →
Laboratorio di antico pane rituale sardo a gli “Orti de La Malpenga”
Pane, Torrone, Launeddas sono i tre temi al centro di altrettanti laboratori presenti a gli “Orti de La Malpenga” a cui sarà possibile partecipare sabato 29 e domenica 30 settembre – Apertura dalle 9:30 alle 18:30
Nell’ultimo fine settimana di settembre il parco storico di Villa La Malpenga (via per Ronco a Vigliano Biellese), accoglie la IV edizione di gli “Orti de La Malpenga”. Regione ospite: la Sardegna. Parteciperà con la mostra “I tesori naturali di un’Isola”, curata dall’Ente Forestale Regionale Forestas, con espositori dell’enogastronomia sarda, alcuni fiori all’occhiello di Su Nuraghe di Biella: i Fucilieri sardi, le “Donne del filet” e l’Ambulatorio Infermieristico Sardo. Sarà possibile assistere e partecipare a tre laboratori con la produzione di pane rituale, torrone di Tonara e launeddas del Campidano di Cagliari.
Dalla farina all’impasto con lievito madre, Giovanna Quai di Tertenia (Ogliastra) realizzerà antiche forme di pane rituale ancora in uso in Sardegna, associate a sponsali e a feste di santi.
In molte culture europee, il pane rappresenta l’«archetipo» dell’alimento. Ancora oggi – malgrado l’abbondanza e la varietà delle nostre tavole e nonostante i cambiamenti del nostro stile di vita – il pane continua ad essere cibo centrale nella dieta dell’antico continente. Nella lingua e nella letteratura italiana fioriscono espressioni legate al pane ed al suo consumo. Alcune di esse sono impiegate in contesti regionali, altre appartengono alla letteratura colta, altre ancora fanno parte di un sapere che potremmo definire «popolare», intendendo con ciò la loro appartenenza ad una cultura comune ampiamente condivisa e la loro longevità.Continua a leggere →
Un firmamento di ricordi dedicato a Giulia Lucia Gravellu
All’interno del cortile delle Scuole Primarie di Ronco Biellese è stato scoperto “il muro dei bambini per Giulia Lucia Gravellu”. Da Zumaglia, i compagni di scuola della bambina tragicamente scomparsa lo scorso anno, hanno raggiunto a piedi gli altri scolari che li attendevano con il sindaco Elvezia Delvento accanto alle maestre e al vicesindaco Celestino Lanza, a rappresentare Carla Moglia, sindaco del paese delle terrecotte che, con il suo sostegno, ha favorito il buon esito del progetto. Al centro della scena, l’opera in ceramica realizzata sulla parete di contenimento antistante il refettorio della scuola: un collage di terrecotte dominato da un grande sole realizzato da Isabella, la mamma di Giulia Lucia.Continua a leggere →
Con cibo sardo e alpino Pettinengo dei musei incanta il gallo tra arte e cultura
È stato assegnato a Giovanni Carta il bell’esemplare di gallo allevato nelle terre della Malpenga da Isabella, la mamma di Giulia Lucia Gravellu che ha donato l’animale appositamente cresciuto e fatto nascere per il tradizionale incanto di San Grato, nella parrocchia di Pettinengo.
Una festa che da anni si rinnova con persone sedute a tavola all’interno dell’antico oratorio ridonato alla comunità, grazie ai Sardi di Biella e alla generosità degli abitanti di Pettinengo.Continua a leggere →