Premiati i nostri figli migliori

Il trascorrere del tempo nel ripetersi di episodi ricorrenti
Legittima fierezza nel dedicare ai ragazzi di Su Nuraghe il primo appuntamento 2006 con la consegna delle tradizionali Borse di Studio

L’istituzione delle borse di studio per la scuola dell’obbligo risale al 1980, a soli 2-3 anni dalla fondazione del Circolo.
Data da allora, da sempre, quindi, l’abitudine a tenere separati il giudizio, per quanto inappellabile, della commissione, e i nominativi dei partecipanti al concorso, contrassegnati da una lettera dell’alfabeto – o da una cifra – e noti solo a chi prepara le schede per la valutazione, che resta rigorosamente anonima.
Nel tempo, si sono succeduti alla presidenza della commissione il prof. Fernando Sassu, direttore didattico, e Roberto Perinu. Quest’ultimo, in quanto tra gli ideatori del concorso stesso, ha sempre fatto parte di tutte le commissioni.
Gli altri componenti sono stati scelti tra insegnanti della scuola dell’obbligo, professori o maestri elementari, appartenenti o meno a Su Nuraghe. Va ad onore degli organizzatori, in quanto ne premia la scrupolosità e la serietà di valutazione, il fatto che non si siano mai verificate contestazioni di sorta.
Oggi, al 27° anno di premiazioni, dopo tanti anni, la lista che ha sempre visto otto vincitori, tanti quante le classi della scuola dell’obbligo, di commissari e di premiati è ormai lunga e non mette conto di elencare tutti coloro che, nel tempo, hanno dato opera a questa “operazione culturale”.
Possiamo, tuttavia, comprenderli in un unico complessivo caloroso ringraziamento.
Vale, piuttosto, la pena di considerarne la continuità ininterrotta e, lo si può dire con legittima fierezza, di una consuetudine che, forse, è, se non la più antica, sicuramente una delle più consolidate del nostro Circolo.
Legittima fierezza, perché se, da un lato è giusto segno di attaccamento dei Soci a Su Nuraghe, dall’altro è la prova del trascorrere del tempo che, attraverso il ripetersi di episodi ricorrenti, marca momenti che diventano “la storia” del nostro Circolo.
A volte possono sembrare piccole cose a petto di altre di ben più alta levatura e impegno organizzativo, ma, spesso, sono proprio quelle, le cose piccole del trascorrere della vita – che, nel suo quotidiano svolgersi, è davvero fatta di piccoli accadimenti – che diventano le fondamenta di edifici ben più grandi. Edifici che, in questo particolare caso, sono davvero i nostri edifici.

Roberto Perinu

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