Nuraghe Chervu: un segno forte di paesaggio partecipato

Il Progetto “Paesaggio Biellese” nasce in attuazione degli articoli 5 e 6 della Convenzione Europea del Paesaggio, un trattato internazionale del 2000

Nel corso del primo semestre del 2008 è stato varato nel Biellese un progetto pilota di rilevanza europea: il Progetto Paesaggio Biellese o PPB. Questo progetto è stato illustrato alla collettività il 25 gennaio in occasione della terza sessione della Prima Conferenza Provinciale per il Paesaggio.

Annunciato nel quadro di un convegno provinciale sul paesaggio che si tenne il 15 dicembre 2007 e che costituì uno dei momenti chiave della campagna “Insieme nel Paesaggio”, organizzata dall’Osservatorio Beni Culturali e Ambientali del Biellese, questo progetto è nato dalla convergenza di intenti di organismi che rappresentano tanto il livello europeo, quanto quello locale: la ReCep (Rete Europea degli Enti Locali e Regionali per l’attuazione della Convenzione Europea del Paesaggio), la Regione Piemonte, la Provincia di Biella, la Città di Biella e altri 15 Comuni biellesi.

Il Progetto Paesaggio Biellese nasce in attuazione degli articoli 5 e 6 della Convenzione Europea del Paesaggio, un trattato internazionale approvato nel 2000 a Firenze dal Consiglio d’Europa e ratificato dal Governo italiano nel 2006, che esprime principi innovativi nel campo delle norme che regolano gli interventi sul paesaggio. Tra le fondamentali innovazioni introdotte dalla Convenzione c’è il principio che gli abitanti di un luogo hanno il diritto/dovere di esprimere le proprie percezioni/desideri/aspettative in relazione al territorio in cui vivono.

Proprio nel mese di settembre 2008, il Progetto Paesaggio Biellese – che è attualmente esteso a tre aree del Biellese: area montana della Valle Elvo, area urbana di Biella, area della Strada Trossi – è entrato nel vivo con la costituzione delle tre Assemblee Pubbliche per il Paesaggio che corrispondono, appunto, alle tre aree dove si sta attivando la sperimentazione. L’adesione alle Assemblee è aperta in qualsiasi momento a tutti i cittadini biellesi ai quali, nel mese di agosto, sono state inviate 17.000 lettere di invito e, per ciascuna Assemblea, è prevista ora una serie di attività cadenzate che proseguirà nel 2009.

Le Assemblee Pubbliche per il Paesaggio sono un organo voluto dalla Convenzione Europea del Paesaggio per raccogliere e dare solidità istituzionale alle aspirazioni degli abitanti, oltre che una “palestra” di ascolto reciproco tra cittadini/abitanti di diversa provenienza e aspettative (operatori, specialisti nel campo della programmazione, amministratori, residenti e non). Esse dunque sono un organismo consultivo della società civile che vuole guardare al futuro e stimolare, attraverso un’attività di proposta e dialogo, una riflessione a tutto campo sulle possibili trasformazioni del territorio in cui viviamo. In questo contesto dunque i contributi che raccolgono critiche o apprezzamenti su progetti che già hanno prodotto i loro effetti sul paesaggio e su decisioni già prese assumeranno un carattere costruttivo e dinamico.

Le Assemblee Pubbliche per il Paesaggio sono dunque spazi dove si è chiamati a portare un contributo e non dove fare valutazioni sui servizi forniti dalle amministrazioni pubbliche.

Per i concetti sopra espressi, la comunità sarda biellese è caldamente invitata a partecipare alle attività dell’Assemblea dell’area urbana di Biella, che si è costituita il 5 settembre e che ha posto la sua attenzione sulle trasformazioni che stanno avvenendo a sud della città, in quella zona di contatto tra la periferia, le aree agricole abbandonate, i nuovi insediamenti commerciali, il futuro ospedale e le vie di collegamento veloce.

L’invito rivolto alla comunità sarda assume un particolare significato anche in virtù del fatto che, proprio negli ultimi mesi, il circolo Su Nuraghe è stato promotore di un progetto che ha lasciato un segno forte sul paesaggio di tale area e che ben esemplifica il concetto di relazione tra comunità e luoghi di vita. La costruzione del nuraghe Chervu è senza dubbio un “fatto di paesaggio”, che merita una riflessione a tutto campo al di là di quelle che sono state le semplici prese di posizione della polemica politica.

La relazione tra il monumento e la comunità, il suo senso generale nel contesto urbano in cui si è inserito e le ulteriori trasformazioni che potrebbe innescare sono argomenti in grado di portare un contributo molto stimolante al lavoro dell’Assemblea.

Il paesaggio, secondo un concetto fondamentale introdotto dalla Convenzione Europea, è un bene comune proprio come l’acqua e l’aria. Per questo motivo, la sua qualità e il governo delle sue trasformazioni sono una responsabilità condivisa da tutti (cittadini, membri di associazioni, rappresentanti delle istituzioni pubbliche, operatori). Partecipare alle Assemblee è un’occasione importante per esercitare una forma nuova e attiva di cittadinanza.

Francesco Alberti La Marmora


Il gruppo di lavoro sul paesaggio:

Giuseppe Pidello: facilitatore area montana Valle Elvo
Andrea Polidori: facilitatore area urbana Biella
Filippo Corbellaro: facilitatore area Strada Trossi
Francesco Alberti La Marmora: presidente Osservatorio Beni Culturali e Ambientali del Biellese – Titolare del coordinamento degli Osservatori del paesaggio del Piemonte.

Per informazioni generali sul PPB e sulle Assemblee www.paesaggiobiellese.it.
La data della prossima Assemblea del paesaggio per la Fascia Urbana di Biella verrà comunicata tramite la stampa e i canali delle Associazioni.
Il gruppo di lavoro è disponibile a un incontro di presentazione del progetto e delle varie attività con i soci del Circolo Su Nuraghe.

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