Eugenio Campus, scomode verità nel piacere della lettura

Eugenio Campus
Alcuni partecipanti alla serata ritratti con Eugenio Campus (al centro).

Per alcune ore, la sera di venerdì 16 novembre, Biella è stata la sede di un esperimento mediatico multimediale mirato a diffondere l’informazione di una precisa denuncia. Nei locali di via Galilei, presso la sede del circolo Su Nuraghe, lo scrittore Eugenio Campus si è presentato per parlare del suo romanzo, “Il pettine senza denti”, nell’ambito di una rassegna periodica che propone opere di autori sardi.
Questo almeno era quanto si aspettavano i padroni di casa, che avevano organizzato la serata affidando al prof. Roberto Perinu la presentazione della suddetta opera.
Informato dell’evento, Campus ha offerto la sua disponibilità a partecipare e, introdotto prima dal presidente del circolo, Battista Saiu, poi da Perinu, cui va il merito di aver individuato l’oggetto della serata, ha offerto ai numerosi partecipanti una presentazione del romanzo attraverso una prospettiva originale, servendosi di fotografie, video, schemi e letture dei testi, affidate a più voci. Il pubblico ha accolto con attenzione la sequenza di descrizioni offerte, cogliendo il profilo narrativo del romanzo, grazie anche al coinvolgimento dinamico delle diversi componenti comunicative, capaci di mantenere alta l’attenzione.
Ma l’intento dell’autore era quello di denunciare l’utilizzo malsano dei poligoni militari in Sardegna, forieri di gravi danni alla salute umana ed esempio di come gli interessi economici dell’industria bellica riescano a cancellare qualunque forma di buonsenso e di rispetto per l’ambiente, compromettendo consapevolmente il futuro dei territori e delle genti che ci vivono.
Campus ha quindi avviato una metamorfosi comunicativa, spostando il fulcro della serata dal piacere della lettura di un romanzo alla forza che le parole in esso contenute possono avere per diffondere un’informazione, molto più di quanto non riescano a fare i mezzi di comunicazioni tradizionali, giornali e tv. Ecco allora una sequenza di dati e di immagini forti, capaci di colpire direttamente la coscienza dei partecipanti, i quali, prima sorpresi e poi indignati, hanno seguito con attenzione il percorso descrittivo che ha delineato nei particolari l’attività svolta nel Poligono Interforze del Salto di Quirra.
Oltre la metà dei partecipanti ha voluto acquistare il romanzo, contribuendo alla missione informativa e di denuncia dell’autore, al quale è stato offerto in conclusione un rinfresco che ha permesso di approfondire i temi della serata.

Sergio Casu

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