Nel Biellese crescono fusti giganti: il finocchio selvatico sardo

Rita Pistori e il finocchio selvatico sardo
Rita Pistori e il suo finocchio selvatico sardo coltivato nel Biellese.

La dinamica vivacità di Su Nuraghe di Biella stupisce anche con inattese performances dei soci, piccoli colpi di scena nella serena vita associativa. L’altra sera, tra lo stupore dei presenti, Rita Pistori di Iglesias, ha portato al Circolo un suo particolarissimo dono, bello e inatteso ricordo che rimanda alla sua Sardegna, molto gradito dai presenti: due grandi rami di finocchio selvatico, Foeniculum vulgare, pianta che comunemente caratterizza la flora mediterranea.
Si tratta di una specie botanica che, coltivata in ambiente umido, prospera e si sviluppa in una sorta di gigantismo. Considerando lo sviluppo vegetativo del fusto e delle foglie, la pianta pare ben gradire l’ambiente alpino dei monti biellesi. L’esemplare viene coltivato a Castellengo, estrema propaggine baraggiva che da Candelo si estende verso Cossato.
Giunta a Biella nel 1978, come tessitrice in una nota fabbrica di Sandigiliano, Rita Pistori ha in casa e nell’ampio giardino che la circonda, molti segni che rimandano alla grande Isola.
Sovente, la nostalgia porta a condividere con gli altri piccoli e grandi doni che rimandano agli insegnamenti di Madre Teresa di Calcutta: “non è tanto quanto si dà, ma è l’amore che mettiamo nel dare che conta“. È noto, infatti, come “ciascuno di noi ami dare ciò che ha più bisogno di ricevere“. Forse, in questo asserto può essere racchiuso il significativo omaggio vegetale degli inusuali fusti cilindrici di finocchio selvatico.

Salvatorica Oppes

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