Tour della Sardegna in sette giorni, dal 24 al 30 Aprile 2016

Sardegna, Capo Testa in primavera

Sarà possibile visitare la Sardegna con tappe ad Alghero, Bosa, Cabras, Tharros, Oristano, Barumini, Fluminimaggiore, Carbonia, isola di Sant’Antioco, Isola di San Pietro, Carbonia, Santadi, Bithia, Monte Arcosu, Villasimius e Cagliari – preiscrizione entro 30 gennaio 2016 – info, Giuseppe: 0161.921551 – 335.6478269.

Programma

1° Giorno – 24/4 Malpensa – Alghero – Bosa
Ritrovo dei Sigg. partecipanti nei luoghi stabiliti, sistemazione sul bus e partenza per Milano Malpensa in tempo utile per il volo su Alghero. Trasferimento in bus riservato e pranzo in ristorante. Proseguimento per Bosa, incontro con la guida e visita dell’antica cittadina incastonata nella fertile valle bagnata dal fiume Temo. Bosa vanta una storia millenaria, monumenti interessanti e una struttura urbana caratteristica. Il nucleo centrale della cittadina è di origine romana. Nell’Alto Medioevo i Malaspina eressero il castello di Serravalle. Sulla Piazza d’Armi si affaccia la chiesta di Nostra Signora di Regnos Altos. Di qui si abbracciano con lo sguardo i quartieri più caratteristici, come Sa Costa. Di epoca medievale, Sas Conzas, il settecentesco quartiere dei conciatori di pelle, le chiese antiche, i palazzi ottocenteschi. Nei dintorni di Bosa sorga la Chiesa di S. Pietro Extras Muras, la cui costruzione risale a due epoche diverse: nel secolo XI venne edificato il corpo centrale e, nel secolo successivo, vi furono aggiunti la parte terminale, l’abside e il campanile. Al termine sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

2° Giorno – 25/4 Cabras – Tharros – Oristano
Dopo la prima colazione, incontro con le guide naturalistiche e visita dello Stagno di Cabras e lo Stagno di S.ta Giusta che prende in nome dall’omonima Chiesa del XII sec.
Lo Stagno di Santa Giusta è situato tra Oristano a Nord, Santa Giusta ad Est, la piana del Cirras a Sud, il mare ad Ovest e con le sue dimensioni è classificato come il terzo stagno della Sardegna (790 ettari). È di forma quasi circolare, alimentato da alcuni piccoli bacini secondari comunicanti, tra i quali Pauli Majori, Pauli ‘e Figu e da vari canali agricoli. Recentemente la commissione europea lo ha inserito nell’elenco dei siti d’interesse comunitario per la presenza di particolari specie floristiche e faunistiche. Questo specchio d’acqua un tempo era diviso dal mare da alcune dune eoliche, successivamente asportate per la costruzione dei moli del porto industriale. Anche la foce a mare è stata modificata da lavori idraulici. Lo stagno presenta acque salmastre perenni, la sua profondità varia da 40 cm a 1,50 m la massima superficie umida è di 900 ettari. Sul suo fondo fangoso vegetano quasi esclusivamente la “ruppia sp.” la “potomageton sp”., e alghe del genere “enteromorpha”.
Pranzo in ristorante.
Nel pomeriggio proseguimento per Thàrros Alcune teorie riguardanti all’area archeologica di Tharros stabiliscono che la città fu fondata dai Fenici nell’VIII secolo a.C. Questa tesi tradizionalmente sostenuta è stata recentemente riveduta e sottoposta a più accurate considerazioni, soprattutto dopo il rinvenimento di alcune porzioni dell’antico insediamento durante lo scavo nell’adiacente laguna di Mistras. Un muro sommerso lungo circa 100 metri sembra facesse parte di una struttura portuale ben più antica dell’epoca fenicia, infatti solo nel 1200 a.C. il livello del mare salì, inghiottendo le esistenti costruzioni. Sicché si ipotizza la presenza di un insediamento nuragico presente lì nell’età del bronzo. Successivamente alla colonizzazione cartaginese, sui resti di un precedente villaggio nuragico posto sulla cima di una collina chiamata Su Murru Mannu i punici fondarono un “tofet”, un’area sacra all’aperto tipica di diversi insediamenti punico-fenici del Mediterraneo occidentale; i tofet sono considerati come un indicatore di urbanizzazione. Nonostante la difficoltà datare con precisione a quale secolo risalga il nucleo iniziale, dalla sua costruzione fino all’abbandono (avvenuto nel 1070 d.C.) il sito fu sempre abitato: prima dai Punici ed infine dai Romani. Proseguimento per Oristano, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

3° Giorno – 26/4 Barumini – Fluminimaggiore – Carbonia
Dopo la prima colazione, rilascio delle camere e partenza per Carbonia. Sosta a Barumini per visitare il Villaggio nuragico di Su Nuraxi, che è un insediamento risalente all’età nuragica sviluppatosi intorno ad un nuraghe quadrilobato (cioè con un bastione di quattro torri angolari più una centrale), tra il XIII ed il Sardegna ed è considerato il più grande non solo della Sardegna ma del mondo. Pranzo con cestino in corso di viaggio. Al termine proseguimento per Fluminimaggiore per la visita del Tempio di Antas. Sotto la gradinata di accesso al tempio romano sono presenti i resti del precedente tempio cartaginese dedicato al dio Sid Addir, continuazione del precedente culto nuragico tributato al dio delle acque e della vegetazione. Il primo sacello venne edificato nel 500 a.C. su un affioramento di roccia calcarea ritenuta sacra e nel 300 a.C. il tempio venne ristrutturato. Intorno all’altare sono stati ritrovati molti reperti punici.
Proseguimento per Carbonia, sistemazione in hotel nelle camere riservate, cena e pernottamento

4° Giorno – 27/4 Sant’Antioco – Isola di S. Pietro
Dopo la prima colazione trasferimento a Sant’Antioco centro agricolo e minerario dell’isola omonima che si estende su di un colle che digrada verso il mare. Imbarco per il trasferimento all’Isola di S. Pietro, incontro con le guide Lipu e visita dell’Oasi Lipu (Stagno di Vivagna) a Sud dell’isola ove sostano i fenicotteri rosa. Proseguimento poi per la Punta a Nord per visitare l’antica tonnara. Al termine rientro a S. Antioco, pranzo di pesce in ristorante.
Nel pomeriggio, visita guidata della cittadina che sorge sul sito di un antico insediamento nuragico e della successiva base fenicia di Sulcis (Sulky, fondata attorno all’VIII secolo a.C.) Gli antichi naviganti, come ricorda Tolomeo, la chiamavano Insula Plumbaria per le sue miniere di piombo argentifero. In epoca romana fu poi un municipio con propri magistrati, sacerdoti ed un ordinamento civile autonomo. Di quel lontano passato rimangono numerosi reperti oggi custoditi nel Museo archeologico. All’interno del complesso espositivo si possono ammirare materiali di epoca fenicia e cartaginese provenienti dal tophet, una struttura religiosa formata da recinti di mura concentrici e da un altare dove avevano luogo i sacrifici, e dalla necropoli. Di epoca romana è il bellissimo mosaico che raffigura delle fiere. L’isola, che dal 1981 è collegata con un ponte e un istmo artificiale, venne ribattezzata Sant’Antioco in onore di un martire africano che si rifugiò nelle catacombe che si snodano sotto la parrocchiale. Questa fu costruita nel XII secolo su un edificio paleocristiano all’interno del quale si trova un sarcofago che potrebbe aver accolto le spoglie del santo. Un tempo l’isola era celebre per le stoffe color rame di bisso o “seta marina”, una sostanza filamentosa proveniente da una conchiglia bivalve chiamata “Pinna Nobilis”. Rientro a Carbonia, cena e pernottamento.

5° giorno – 28/4 Carbonia – Santadi – Bithia – Cagliari
Dopo la prima colazione, rilascio delle camere, partenza per Santadi e visita delle Grotte di Is Zuddas. Situate nella parte sud-occidentale della Sardegna, costituiscono uno splendido scenario sotterraneo creato dall’incessante azione dell’acqua. Il rilievo del Monte Meana nel quale si sviluppa la cavità è costituito da rocce dolomitiche risalenti a circa 530 milioni di anni. La grotta, ancora in attività, consta di diverse sale ognuna delle quali si differenzia per la particolarità delle concrezioni. Negli anni ‘60 la grotta venne utilizzata come cava di marmo, poi nel 1971 grazie all’intervento dei ragazzi dello Speleo Club Santadese si provvide alla chiusura ed al controllo della cavità. La grotta ha una temperatura costante di 16 gradi e l’umidità vicina al 100%.
Lungo il percorso turistico che si sviluppa per circa 500 m., si possono ammirare stupende e talvolta imponenti concrezioni: dalle stalattiti alle stalagmiti, passando per le colate e le cannule fino alle rare eccentriche di aragonite. Queste ultime rappresentano la caratteristica principale delle grotte. Le aragoniti si presentano sotto due forme distinte: le aragoniti aciculari, che appaiono come grossi ciuffi di cristalli simili ad aghi, chiamate anche dagli speleologi “fiori di grotta”; e le spettacolari Aragoniti eccentriche (la cui elevatissima concentrazione in un’unica sala rende le grotte Is Zuddas uniche al mondo): formazioni filiformi che sviluppandosi in ogni direzione senza essere influenzate dalla gravità assumono spesso delle forme bizzarre. Nella grandiosa sala dell’Organo ogni anno per la ricorrenza del Santo Natale viene allestito un grande Presepe, reso ancora più suggestivo dalle sculture. Pranzo in ristorante presso le Grotte.
Nel pomeriggio proseguimento per Nora e visita del sito archeologico Probabile centro nuragico ed in seguito fenicio (a partire dall’VIII secolo a.C.), la città fu quindi punica e poi romana, e venne abbandonata agli inizi del VII secolo d.C., quando la popolazione si ritirò nei territori interni per sfuggire alle scorribande dei pirati. Al termine proseguimento per Cagliari, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

6° giorno – 29/4 Monte Arcosu – Cagliari
Dopo la prima colazione, trasferimento a Monte Arcosu dove, dal 1987, è stato istituito il Parco di Monte Arcosu, una delle principali Oasi italiani del WWF: la zona protetta si estende per ca. 3000 ettari al confine con la Valle del rio Gutturu Mannu. Il paesaggio è aspro e tormentato, con formazioni granitiche e metamorfiche, valli strette ed incassate e pareti e creste rocciose. La flora è tipicamente mediterranea e tra le specie animali si annoverano il cervo sardo, il gatto selvatico, il cinghiale, la martora, l’aquila reale, il falco pellegrino, l’astore. Da segnalare la presenza di una farfalla molto particolare: il macaone sardo. Presso l’ingresso del parco è inoltre presente un centro per il recupero delle testuggini terrestri. Per raggiungere il parco sarà necessario utilizzare dei mezzi appropriati in quanto la strada non consente il transito a mezzi di grandi dimensioni. Al termine rientro a Cagliari e pranzo in ristorante.
Nel pomeriggio, escursione panoramica fino a Villasimius per ammirare la costa variegata del Sud della Sardegna costituita da aspre scogliere e dolci spiagge di sabbia bianca. Questa è una delle località marine più belle del Sud dell’isola. E’ ricca di testimonianze dell’età nuragica (Bruncu Campulongu, Manunza e Acca sa Pira) sviluppatasi sulle vestigia dell’antico centro di Carbonara. In seguito alle continue invasioni barbaresche, intorno al Cinquecento il paese fu abbandonato e di Carbonara si riparlò solo quando il Marchese di Quirra donò ai suoi contadini alcuni possedimenti (1821/22). A poco più di sette km da Punta Carbonara venne costruita la nuova cittadina che nel 1862 diventò comune con nome di Villasimius. Rientro in hotel, cena e pernottamento.

7° giorno – 30/4 Cagliari – Malpensa
Dopo la prima colazione, rilascio delle camere, incontro con la guida e visita della città di Cagliari. Pranzo in ristorante in corso di visita e nel pomeriggio, trasferimento in aeroporto in tempo utile per il volo di rientro a Malpensa. Proseguimento per le località di provenienza con bus riservato.


OPERATIVO VOLI DISPONIBILI AL MOMENTO
24/04 – MILANO Malpensa H. 10.35 – ALGHERO H. 11.50
30/04 – CAGLIARI Elmas H. 18.05 – MILANO Malpensa H. 19.25

ALBERGHI PREVISTI
BOSA: Hotel AL GABBIANO ***
ORISTANO: Hotel MARIANO IV **** – www.m4ph.eu – centrale –
CARBONIA: Hotel LU’ **** – www.luhotel.it – nei pressi della stazione –
CAGLIARI: Hotel HOLIDAY INN**** – www.holidayinn.com/cagliari – ai bordi della città direzione aeroporto

Quota individuale di partecipazione: Euro 790 (minimo 35 persone paganti): supplemento camera singola (n. 2 ) EURO 125.

QUOTA VOLO AEREO EURO 180 ca. (tariffa in vigore al 5/01/16, disponibilità limitata, incluso un bagaglio da stiva e tasse)

La Quota Comprende:
– Trasferimento con bus riservato da Biella / Santhià / Vercelli per Malpensa A/R;
– Bus G.T. riservato per tutta la durata del tour con pedaggi inclusi;
– Autista in pensione completa sistemato in camera singola;
– Sistemazione in hotel 3/4**** in camere doppie con servizi privati;
– Trattamento come da programma con cene in hotel, pranzi in ristorante o cestino da viaggio ove previsti;
– Bevande ai pasti- Guide come da programma; (Bosa, Tharros, Barumini, Fluminimaggiore, S. Antioco, Cagliari)
– Biglietto traghetto da S. Antioco a Carloforte A/R
– Assicurazione medico-bagaglio-infortunio;
– Documenti di viaggio e omaggio Le Marmotte.

La Quota NON Comprende: Il volo – le eventuali tasse di soggiorno da pagarsi in loco – gli ingressi (a cura del capogruppo) – il pranzo del primo giorno – Le mance – Gli extras di carattere personale – tutto quanto non espressamente indicato ne “la Quota Comprende”.

N.B. Il programma potrebbe subire variazioni nell’ordine delle visite senza modificarne il contenuto.
La sistemazione alberghiera sarà riconfermata al momento della conferma del viaggio.
Il costo del biglietto aereo è soggetto a disponibilità per cui potrà subire delle modifiche a seconda del giorno di emissione dei biglietti e delle tasse vigenti al momento.
La conferma ed emissione potranno essere effettuate solo al raggiungimento del minimo richiesto oppure con incremento dei costi del viaggio.

PRE-ISCRIZIONI ENTRO IL 30 GENNAIO 2016

Organizzazione tecnica: Le Marmotte di Armonia srl – 13900 BIELLA

INGRESSI DA PAGARSI IN LOCO: CABRAS: Oasi Lipu Euro 5.00 – THARROS: Parco archeologico + S. Giovanni Euro 5.00 – BARUMINI: Parco nuragico Euro 8.00 – FLUMINIMAGGIORE: Parco archeologico Euro 3.00 – ISOLA S. PIETRO: Oasi Lipu Euro 6.00 – SANTADI: Gotta di Is Zuddas (incluso nel costo) – MONTE ARCOSU: Oasi WWF Euro 12.00 + 6.60 minibus ** – NORA: Guida + ingresso €10
** Le tariffe sopra elencate sono riferite al 2015 per cui suscettibili di variazioni per il 2016.

A chi è interessato verrà comunicato l’orario di partenza del pullman per l’aeroporto con tutti gli altri dettagli.

Entro il 30 Gennaio versare €180 per il biglietto aereo presso “Le Marmotte” (BI) o L’Oreficeria Piazza (VC) – Tel. +39 015 8496237 Fax: +39 015 8496240 – Mail: biella@lemarmotte.it Web: www.lemarmotte.it

Giuseppe Ranghino tel. 0161.921551 – 335.6478269 e-mail giuseppe.ranghino@gmail.com


Nell’immagine: Sardegna, Capo Testa in primavera

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