Sardegna del gusto, vivere a lungo mangiando cibo sardo

Locandina

Giovedì 2 marzo, alle ore 20:00, l’Istituto Alberghiero Rosmini, la Condotta Slow Food Valle Ossola e l’Associazione dei Sardi del Verbano Cusio Ossola, Circolo “Costantino Nivola” di Domodossola, presentano la Sardegna del gusto.
In via Rosmini, nella sala ristorante dell’Istituto Alberghiero verrà servita una cena tradizionale sarda a base di prodotti tipici provenienti dalla Sardegna.
Su invito del presidente del Collegio Mellerio Rosmini, Alessandro Prina e del Circolo “Costantino Nivola”, Giovanni Battista Cerame, la serata a tema sarà illustrata da Battista Saiu con brevi interventi sui cibi e sul mangiare dei Sardi, popolo che tra i suoi abitanti annovera un elevato numero di centenari. L’Ogliastra è all’osservazione degli studiosi, tant’è che Seulo, piccolo centro dell’omonima Barbagia, è stato candidato per ottenere il riconoscimento di paese della longevità e la certificazione del primato mondiale.
Alla base di questo fenomeno, lo stile di vita e l’alimentazione. Tra i cibi, il formaggio sardo consumato regolarmente a pranzo e a cena dagli ultra novantenni.
«Dopo tanto tempo passato ad analizzare le schede alimentari e le abitudini esistenziali di migliaia di Sardi che hanno superato il secolo di vita – spiega Luca Deiana responsabile del progetto “A chent’annos”, ricercatore dell’Università di Sassari – posso dire che proprio questa dieta particolare ha contribuito a rendere peculiare il fenomeno non soltanto nelle zone d’Ogliastra e delle Barbagie solitamente indicate come Zone Blu, ma anche in molte altre della nostra regione: insomma, è un po’ tutta l’Isola ad essere contrassegnata da questi invidiabili aspetti. Ne ho le prove, statistiche e non solo: persino a Sassari e ad Alghero ci sono picchi di longevità che si ripetono nei decenni in una maniera incredibile».

Ecco il menù di tutto rispetto che verrà servito a Domodossola:
girandola di salumi tipici (prosciutto crudo, lardo al mirto, speck, pancetta tesa, testa in cassetta, salsiccia al mirto, salsiccia puro suino, salsiccia suino e cinghiale, salsiccia cinghiale, salsiccia campidanese (del salumificio SU SIRBONI) con olive in salamoia e pane carasau uttiadu di Gavoi.
Malloreddus alla campidanese
Ravioli di ricotta al sugo
Maialetto alla sarda accompagnato con giardinetto di verdure
Agnello sardo in umido con carciofi
Pane carasau di Pattada
Assaggi di Aroma di Prato e Nurkarella (pecorini sardi di Pozzomaggiore)
Seadas alla nuorese con zucchero e/o miele mille fiori sardo
Vino bianco e rosso della Cantina di Dolianova
Acqua minerale
Caffè
Mirto delle cantine di Monti

Efisangelo Calaresu


Nelle immagini: Domodossola, spiedata di maialini; conferimento dell’onorificenza di “Sindaco onorario di Seulo” a Salvatorangelo Murgia (tziu Boriccu), nato il 10 maggio 1914, Antonia Boi (tzia Nennetta), nata il 24 febbraio 1915 e Vincenzo Murgia (Pissenti ‘e Fortuna) nato il 13 settembre 1914.

Salvatorangelo Murgia, Antonia Boi, Vincenzo Murgia

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