Due dodicenni animatrici del Carnevale dei Bambini di Su Nuraghe

Carnevale dei Bambini a Su Nuraghe

Teresa e Sara, due ragazze appena dodicenni: sarda di terza generazione, la prima; italiana di madre bosniaca, la seconda, sono state le animatrici del Carnevale dei Bambini, svoltosi domenica pomeriggio a Biella nei saloni della biblioteca Su Nuraghe. La ridotta differenza di età con i bambini ancora piccini a cui si rivolgevano, ha permesso di trascorrere un pomeriggio sereno in ottima relazione nella costruzione di quel background culturale, indispensabile per formare oggi i cittadini di domani, tramandando, al contempo, i legami con la terra di origine. Attraverso il gioco, sull’immaginario e sulle rappresentazioni si costituiscono generi, culture e identità – si afferma nei manuali di pedagogia – attivando quel processo di formazione culturale, sociale, psicologica dell’individuo all’interno del gruppo di appartenenza, affinché da grande possa riscoprire radici da dove proviene per sapere dove andare. Inoltre, “nel rispecchiamento reciproco tra l’Io e l’Altro, in quel tratto che segna l’intervallo di spazio tra due soggetti, si può individuare ciò che caratterizza la prospettiva dell’incontro, del confronto e del riconoscimento reciproco”.
Sullo sfondo, le figure protettive di genitori, di nonni e di anziani del Circolo a vigilare e guidare i nuovi virgulti, con sguardo attento alle diverse performances di gioco che le giovanissime animatrici via via proponevano ai loro ancor più giovani amici.
Durante le degustazioni di “su cumbidu”, il rinfresco con bibite, zippulas, cattas, bugie e para frittus, dolci caratteristici del Carnevale isolano preparati e offerti dai Soci, agli anziani il compito di illustrare i cibi tradizionali in un misto di racconto e fiaba, parlando della loro Sardegna, con i bambini e seduti in cerchio ad ascoltare e sognare, abbracciati a grandi peluches appena ricevuti in dono.

Giovanni Usai

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