Presepio di Pettinengo tra canti sardi e svedesi in diretta su Skype

presepio di Pettinengo

Sabato 7 dicembre, ore 21:00, a canton Gurgo inaugurazione del “Presepio di Pettinengo”, con personaggi in abiti tradizionali di diverse regioni d’Italia. Diretta Skype collegandosi all’account circoloculturalesardosunuraghebiella. Visitabile tutti i giorni, da domenica 8 dicembre a domenica 12 gennaio, ore 15:00-18:00 – prenotazioni per le scuole – info Idillio, 3343452685 – ingresso libero.

Alle ore 21, la serata inaugurale di sabato potrà essere seguita in diretta su Skype, collegandosi da computer o smartphone all’account circoloculturalesardosunuraghebiella. Nuovo collegamento transoceanico con il Circulo sardo “Antonio Segni” di La Plata (Argentina), nell’ambito del “gemellaggio tra Nuraghes”, recentemente siglato a Biella. Molto attesa la presenza del “Coro di Santa Lucia di Enköping”, proveniente dalla Svezia, che verrà accolto da le “Voci di Su Nuraghe”, di Biella e dai “Cantori di canton Gurgo” di Pettinengo.
A rendere ancora più ricca la serata e le successive giornate, la mostra “Admirabile Signum, il mirabile segno del presepio”, curata da Riccardo Pozzo con parole tratte dalla recente lettera apostolica di papa Francesco sul significato e valore del presepe.
Il presepio delle migrazioni, realizzato dall’artigiano biellese Mauro Zanella, – afferma il curatore della mostra – è un’opera in divenire, frutto del continuo aggiornamento da parte del suo ingegnoso autore, che da anni ne cura l’allestimento rinnovandolo ogni volta con statue di varia fattura e misura, meccanismi automatici, modelli di abitazioni rurali, castelli, ponti, strade, luci ed effetti sonori diversi. Tutti rigorosamente autocostruiti“.
La versione che il Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe è lieta di presentare per la prima volta al pubblico, a canton Gurgo di Pettinengo, nella chiesa di San Grato d’Aosta e Sant’Eusebio da Cagliari, si sviluppa su cinque livelli prospettici, ciascuno occupato da statue e modellini di elementi architettonici riprodotti in scala.
A tutti i visitatori il dono di un piccolo pane rituale sardo.

Eulalia Galanu

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