Visioni sarde a Biella, violenza di un marito nel film di Francesco Piras

sette donne e sette uomini tra i partecipanti alla proiezione

Sabato scorso, anticipando la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, che verrà celebrata il prossimo 25 novembre, il Circolo Culturale Sardo di Biella ha voluto contribuire alla sensibilizzazione attraverso “Su Nuraghe Film”, rassegna cinematografica per conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore. In cartellone “Il nostro concerto”, un corto di 15 minuti del regista Francesco Piras. L’opera – realizzata fra Cagliari e Berlino, vincitrice del primo premio FASI (Federazione Associazioni Sarde in Italia), del concorso “Visioni Sarde” edizione 2019 – preselezionata dalla Cineteca di Bologna, risulta essere finalista ai David di Donatello 2019. Attraverso il progetto “Visioni sarde”, sostenuto dall’Assessorato del Lavoro della Regione Autonoma della Sardegna, nel mantenere la sua vocazione di vetrina del cinema di qualità, di scoperta e valorizzazione dei giovani talenti sardi, dà il suo apporto con nello sfondo temi caldi come l’emergenza della violenza contro le donne, «tema cruciale di cui le donne e soprattutto gli uomini si devono far carico», ha affermato Roberto Rossini, presidente nazionale Acli, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

“Il nostro concerto” è un concentrato di struggente presa di coscienza di Karen che per difendersi dalla violenza del marito, si difende ancora una volta, un’ultima volta che vira in inesorabile tragedia.

L’amicizia di Antonio, nata e cresciuta in una chat room musicale, le dà la forza di far emergere la sua coscienza, mentre Antonio, combatte e vive la sua solitudine di settantenne, tra le mura della sua casa di Cagliari, cantando i classici della canzone italiana su una chat musicale; è con gli amici di chat che decide di festeggiare il suo compleanno, se di decisione si può parlare, dal momento in cui il figlio non ha tempo da dedicargli, non ha tempo di fargli trascorrere momenti preziosi con il nipotino Giovanni.

Questa chat si fa intensa tra Karen e Antonio, Antonio racconta di sé, racconta del suo sogno di un concerto sulla spiaggia cagliaritana del Poetto dove la pianista in un elegante abito rosso seduta dietro un luccicante pianoforte accompagna le strofe di una romantica canzone.

Alla ricerca della realizzazione del sogno, alla ricerca di una stanza senza pareti, come dalle parole di Gino Paoli, Antonio invia a Karen un biglietto aereo da Berlino a Cagliari.

Mentre Antonio, in compagnia del nipotino Giovanni attende con infinita pazienza l’arrivo di Karen, Karen durante il tragitto in auto prende per mano la sua coscienza e denuncia l’omicidio del marito. Resta nel cuore di entrambi il sogno “il nostro concerto”

Gabriella Boi

Nell’immagine: sette donne e sette uomini tra i partecipanti alla proiezione.

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