“Missa cantada” a “Nuraghe Chervu” con il cardinale Arrigo Miglio e il vescovo di Biella Roberto Farinella

descrizione “Santa Missa Cantada”, a Nuraghe Chervu, partecipata dai cori: “Su Cuncordu Planu de Murtas” (Pozzomaggiore), “Voci di Su Nuraghe” (Biella) e dalla Banda militare della Brigata “Sassari”- alle ore 10:00 verrà celebrata dentro la tensostruttura allestita nel piazzale della pasticceria Brusa in via Ferruccio Nazionale – disponibile il sussidio trilingue: italiano, Sardo Centro Nord e Sardo Centro Sud.

Con la Messa in “Limba”, grazie alla disponibilità del Cardinale Arrigo Miglio a celebrare a Biella la Messa di Cristo Re per i Sardi “de su disterru”, una nuova stagione di partecipazione e di Fede si apre nel panorama religioso dei Sardi che vivono dentro e fuori dalla Sardegna.

Felice coincidenza che da una parte corona decenni di corsi e laboratori di lingua sarda a Biella, e i più recenti incontri mensili transoceanici con il Circolo Sardo “Antonio Segni” di La Plata (Argentina), e d’altra parte è anticipazione biellese del compimento ormai vicino della gestazione di una “lingua liturgica sarda”, quando la Conferenza Episcopale Sarda presenterà a papa Francesco, per la “confirmatio”, i testi ufficiali di alcune celebrazioni eucaristiche in lingua sarda, in conformità alla Riforma Liturgica decisa sessant’anni fa dal Concilio Ecumenico Vaticano Secondo e alle indicazioni del Concilio Plenario Sardo del 2000-2001, circa “l’uso della Lingua sarda nella liturgia” (CES, La Chiesa di Dio in Sardegna all’inizio del terzo millennio. Atti del Concilio Plenario Sardo Annunciato nel 1987, Concluso nel 2001, n. 100).

descrizioneRendiamo grazie in particolare al Cardinale Arrigo Miglio, piemontese, ai vescovi emeriti di Biella, mons. Massimo Giustetti e mons. Gabriele Mana, a mons. Roberto Farinella, attuale Vescovo di Biella, che ci hanno incoraggiato a perseguire questa “inculturazione”, liturgica e anche linguistica della nostra antica tradizione di Fede.

Questa Celebrazione eucaristica riceve e dà significato all’azione portata avanti dalla Comunità sarda che vive lontano sotto il manto della Madonna bruna di Oropa, sulle orme dell’antesignano Sant’Eusebio da Cagliari, Patrono del Piemonte.

La cerimonia odierna ricorda i Caduti della Prima Guerra Mondiale anche con la presenza della Banda militare della Brigata “Sassari”, la cui lingua di identificazione delle trincee era “si ses italianu, faedda in sardu” (se sei italiano, parla in sardo). Non solo, in araldica militare, Sardo, Latino e Italiano sono le sole lingue ammesse, con l’inno “Dimonios” e il motto della Brigata “Sassari”: “Deus et su Re”, divenuto “Sa vida pro sa Patria”.

Inaugurata nel 2008, l’area monumentale di “Nuraghe Chervu”, celebra oggi la posa del secondo lotto di pietre di memoria provenienti dai comuni italiani a ricordo di chi ha sacrificato la vita per la Patria.

Alzeremo preghiere in loro suffragio e per tutti coloro che muoiono lontano dal luogo in cui sono nati.

Battista Saiu

Nell’immagine, Il Cardinale Arrigo Miglio e il Vescovo Roberto Farinella; copertina del sussidio per la “Santa Missa Cantada”

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