Oasi delle api di “Nuraghe Chervu”: generoso lavoro volontario dei richiedenti asilo di “Pacefuturo”

descrizione
Oasi delle Api “casiddos di Nuraghe Chervu” di Biella è strumento di educazione ambientale – visite guidate gratuite a privati cittadini e a tutte le scuole che ne fanno richiesta (telefono Idillio: 334 345 2685).

Con l’arrivo della nuova stagione e la ripresa delle visite guidate gratuite per le scuole biellesi che ne faranno richiesta, sono iniziate le opere di manutenzione dell’aula didattica all’aperto, con al centro la gabbia di volo che contiene gli alveari, i “casiddos di Nuraghe Chervu”. Durante le lezioni, sarà possibile avvicinarsi alle api in piena sicurezza, seguendo le spiegazioni del dr. Paolo Detoma, presidente dell’ “Associazione Biellese Apicoltori”.

Per questo, coordinati da Massimo Capellupo di Vigliano, sono al lavoro Marc Gouda e Toure Moriba, entrambi dalla Costa d’Avorio; giovani migranti richiedenti asilo, che fanno capo a “Pacefuturo” di Pettinengo, Associazione che opera in diversi ambiti, promuovendo percorsi di pace e di futuro. Valori chiaramente espressi nel documento fondativo, la Carta di Oropa del 25 giugno 2003. In esso si parla di accoglienza e di solidarietà realizzabili con l’attivazione di progetti concreti di solidarietà e di welfare generativo – rivolti alle persone fragili – di territorio e di economia.

Tra gli obiettivi, oltre alla riscoperta, al recupero e alla valorizzazione dell’artigianato e del patrimonio artistico, anche la salvaguardia del paesaggio locale. Paesaggio che, nell’ “Oasi delle api, casiddos di Nuraghe Chervu”, trova un presidio di monitoraggio seguito dall’ASL, Distretto Sanitario Locale, di Biella, importante indicatore dello stato di salute del territorio.

Eulalia Galanu

Nell’immagine, Massimo Capellupo al lavoro con Marc Gouda e Toure Morib alla “Oasi delle api”.

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