I Sardi di Biella in prima linea per la giustizia: “Su Nuraghe” accanto agli “Istentales” per la Legge Zuncheddu

descrizione

Il Circolo Culturale Sardo di Biella sostiene la proposta di legge a tutela degli innocenti assolti dopo anni di carcere. Solidarietà, musica e tradizione si uniscono nel tour degli “Istentales”, simbolo di un impegno civile che coinvolge i circoli sardi di tutta Italia

Accanto al gruppo musicale “Istentales”, guidato dal carismatico Gigi Sanna, anche il Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella si mobilita per una causa di forte valore civile e umano: la raccolta di firme a sostegno della cosiddetta “Legge Zuncheddu”, promossa dal Partito Radicale. L’iniziativa mira a garantire un indennizzo economico provvisorio alle persone assolte al termine di lunghi processi, spesso dopo anni di ingiusta detenzione.

Tra i casi simbolo di questa battaglia spicca quello di Beniamino Zuncheddu, originario di Burcei, rimasto in carcere per 33 anni da innocente, prima di essere definitivamente assolto per la strage di Sinnai del 1991.

La sua vicenda ha scosso l’opinione pubblica e aperto un ampio dibattito sugli errori giudiziari, sulle lacune del sistema penale italiano e sulla necessità di riforme strutturali, che restituiscano dignità e sostegno alle vittime di simili ingiustizie.

«La vicenda di Zuncheddu non è solo un dramma personale – afferma Battista Saiu, presidente del Circolo “Su Nuraghe” – ma un monito per tutti noi. Difendere i diritti degli innocenti significa difendere la credibilità delle istituzioni e la dignità dello Stato di diritto. Anche da lontano, noi Sardi continuiamo a sentirci parte attiva della comunità nazionale, portando avanti i valori di giustizia e solidarietà che ci uniscono».

«La storia di Beniamino Zuncheddu – continua Saiu – rappresenta una ferita aperta nella coscienza civile del Paese. Non possiamo restare indifferenti davanti a un uomo che ha visto trascorrere oltre trent’anni della propria vita dietro le sbarre per un crimine che non aveva commesso.

La Legge Zuncheddu è un atto dovuto di giustizia, ma anche un segnale di civiltà: serve a ricordare che la libertà e la dignità di una persona non possono essere calpestate senza conseguenze. Sostenere questa proposta significa dare voce a chi, come Beniamino, ha pagato un prezzo altissimo per colpe non sue».

Saiu aggiunge: «Come Sardi e come cittadini italiani, sentiamo il dovere di mobilitarci. I nostri circoli dell’emigrazione non sono solo luoghi di memoria e tradizione, ma anche laboratori di democrazia, dove si coltiva il senso della giustizia, dell’uguaglianza e della solidarietà. Portare avanti questa battaglia significa credere in un’Italia più equa, dove la legge non punisca due volte chi è già stato vittima di un errore».

Nel solco di questo impegno, il Circolo “Su Nuraghe” rinnova la propria vocazione solidaristica e civile, confermando il ruolo centrale dei Circoli degli emigrati sardi in Italia come presìdi culturali, ma anche come motori di partecipazione attiva e di cittadinanza consapevole.

In questa occasione, una delegazione del Circolo biellese, guidata dal consigliere Gianfranco Pilloni, parteciperà alla tappa di Berbenno (Sondrio) del tour continentale degli “Istentales”, offrendo la propria collaborazione culinaria per un grande momento di convivialità e unione. Gli esperti del gruppo di spiedi di “Su Nuraghe” metteranno infatti a disposizione la loro maestria nella preparazione del maialino arrosto, cotto secondo le antiche tecniche del fuoco indiretto, una tradizione che rappresenta uno dei simboli più autentici dell’ospitalità sarda.

Il prelibato piatto verrà servito presso il Birrificio Valtellinese al termine del concerto degli “Istentales”, che celebrano quest’anno i trent’anni di attività artistica con un tour nazionale ricco di tappe: dopo Civitavecchia, Viterbo, Colleferro, Pomarance e Ponte a Tressa, la band approderà il 10 ottobre a Bergamo, l’11 a Berbenno e il 12 ottobre a Rivoli, portando ovunque il messaggio di una Sardegna che unisce musica, cultura e impegno civile.

Attraverso gesti come questi, i Sardi di Biella e i circoli dell’emigrazione isolana dimostrano, ancora una volta, come la cultura e la solidarietà possano intrecciarsi per costruire una società più giusta, solidale e rispettosa dei diritti umani.

Simmaco Cabiddu

Nell’immagine, Gigi Sanna e Beniamino Zuncheddu; locandina di Berbenno

descrizione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.