Festa sarda a Biella, artisti e vittoria di basket Sassari sul palco

Questa sera, ore 21,00 – Biella – Chiostro san Sebastiano – da Sassari PINO E GLI ANTICORPI “L’erba voglio” tour 2015 – con Stefano Manca e Michele Manca – ingresso libero.

Quattro Mori sulle tribune della tifoseria biellese di basketCon la notizia della Vittoria della Dinamo Sassari, incoronata Campione d’Italia, si apre a Biella la XXI edizione di Sa Die de sa Sardigna. Una buona notizia per salutare la Festa sarda in calendario oggi e domani ai piedi delle Alpi che vede l’approdo in Sardegna del titolo più alto del basket nazionale: Sassari batte Reggio Emilia 75-73. Sette gare per essere i primi, campioni per la prima volta. Sfida giocata fino all’ultimo minuto, la Dinamo sorpassa i padroni di casa al Pala Bigi di Reggio Emilia.
Con lo sguardo rivolto al gioco delle carte ma attento alla televisione, i soci di Su Nuraghe hanno seguito nella sede di via Galileo Galilei i loro beniamini, esultando infine con loro per il meritato titolo.
In passato, durante le trasferte da Sassari a Biella per incontrare i Rosso-blu della squadra locale di Pallacanestro, i Sardo-biellesi avevano colorato le tribune del palasport con decine di bandiere bianco crociate coi Quattro Mori accantonati; già allora, gli Isolani risultavano gloriosi vincitori. Ieri sera, sono divenuti Campioni d’Italia, fino alle ultime propaggini della Bassa Pianura padana.
Tenuti in serbo nelle cucine di Su Nuraghe, hanno fatto la loro comparsa gli immancabili dolci sardi, preparati e offerti da Antonietta per festeggiare con i sapori dell’Isola, una vittoria cercata e conquistata.

Simmaco Cabiddu

Nell’immagine: Quattro Mori sulle tribune della tifoseria biellese di basket (archivio).

Festa sarda a Biella, Sa Die de sa Sardigna: il programma

LocandinaSabato 27 giugno 2015
Ore 21,00 – Biella – Chiostro san Sebastiano – PINO E GLI ANTICORPI “L’erba voglio” tour 2015 – con Stefano Manca e Michele Manca – ingresso libero.

Domenica 28 giugno 2015
Ore 10,15 – Piazzetta Alberto Ferrero La Marmora salve dei Fucilieri di Su Nuraghe

Ore 10,30 – Basilica san Sebastiano Missa Majore officiata da don Ferdinando Gallu, cappellano di Su Nuraghe e da padre Daniel Stanislav Botvina, padre guardiano del convento di San Francesco, annesso alla basilica, decorata da Voci di Su Nuraghe, dirette da Cristian Donegà; distribuzione del Pane di Sant’Eusebio

Ore 12,00 – Nuraghe Chervu (formazione del corteo all’ingresso dell’area monumentale)
Sfilata con le Donne del grano, Fucilieri di Su Nuraghe, Autorità e Cittadini – Saluto del Sindaco di Biella; Alzabandiera con l’Associazione Nazionale Bersaglieri e il trombettiere di Su Nuraghe Paolo Mattinelli; Omaggio floreale ai Caduti sardi e ai Caduti biellesi canto del “Miserere” con la Confraternita di Santa Croce e della Santissima Trinità di Graglia; Benedizione col grano e benedizione religiosa in lingua sarda impartita da don Ferdinando Gallu

Ore 13,30 – Pranzo sociale
Ristorante Vida Loca – Biella, via Torino, 66 (prenotazione 015 34638)

Efisangelo Calaresu

Festa sarda a Biella, Voci di Su Nuraghe nei luoghi di La Marmora

Voci di Su Nuraghe, prove

Domenica 28 giugno, a Biella, alle ore 10.30, nella basilica di san Sebastiano, verrà celebrata “sa Missa Majore”, la Santa Messa, officiata da don Ferdinando Gallu, cappellano di Su Nuraghe e da padre Daniel Stanislav Botvina, guardiano del convento di San Francesco, annesso alla basilica. Da anni, la Comunità sarda di Biella ha eletto il tempio civico della Città di Biella luogo della memoria per gli appuntamenti più importanti: qui sono custodite le spoglie mortali di Alberto Ferrero della Marmora, Senatore, studioso e amico delle genti del Regno di Sardegna. Alberto, ricordato per i meriti legati alla perlustrazione e allo studio della Sardegna, è stato luogotenente e comandante generale dell’Isola; alla “sua” Sardegna ha dedicato i suoi studi, pubblicando a sue spese, in francese, oltre cinquanta lavori scientifici, tradotti in italiano dal canonico Giovanni Spano; trattano di questioni economiche, fisiche, geografiche, geologiche e sulle antichità. Importanti le cartine dell’Isola, realizzate fin dal 1826: misurano la Sardegna attraverso calcoli trigonometrici, rimaste per oltre cinquant’anni le uniche attendibili.Continua a leggere →

Festa sarda a Biella, canto del Miserere per i Caduti della Grande Guerra

Consorelle della Confraternita di Graglia

Domenica 28 giugno, alle ore 12.00, a Biella, presso l’area monumentale di Nuraghe Chervu, col sole allo zenit quando la luce ha la sua massima durata e intensità, verrà reso omaggio ai Caduti della Grande Guerra con il canto del “Miserere”, intonato dall’antica Confraternita di Graglia, di Santa Croce e della Santissima Trinità. Da sempre, il Salmo 50 accompagna i morti nel loro ultimo viaggio, segnatamente per le parole “Exultabunt Domino ossa humiliata”, esulteranno le ossa che hai spezzato, precedute da quelle altrettanto note: “Audìtui meo dabis gàudium et laetìtiam”, ossia, fammi sentire letizia e gioia, nella speranza che non tutto finisca con la morte terrena.
Già esistente nel 1374 sotto diverso titolo, la Confraternita di Graglia farà da contrappunto alle note del “Silenzio” del trombettiere di Su Nuraghe Paolo Mattinelli, mentre verrà deposto un mazzo di fiori con fronde di alloro ai piedi della pietra dedicata: “Agli intrepidi Sardi della Brigata Sassari nel comune ricordo dei 13.602 figli di Sardegna e dei 523 giovani biellesi Caduti per l’Unità d’Italia”.Continua a leggere →

Festa sarda a Biella, salve dei Fucilieri di Su Nuraghe

Fucilieri di Su Nuraghe e Agenti della Polizia Penitenziaria della Caserma A. Salaris di Biella

Saranno gli spari e le scariche prolungate dei Fucilieri di Su Nuraghe a dare inizio al secondo giorno della festa del Popolo sardo. L’appuntamento è domenica 28 giugno, alle ore 10.15, a Biella, sul sagrato antistante la basilica di San Sebastiano, piazzetta intitolata ad Alberto Ferrero della Marmora, Senatore del Regno di Sardegna.
Per questioni climatiche, ai piedi delle Alpi biellesi, Sa Die de sa Sardigna, viene celebrata fin dalla sua istituzione (14 settembre 1993, Legge n. 44 della Regione Autonoma della Sardegna), a ridosso del solstizio d’estate in ricordo di quel lontano 28 aprile 1794, quando i cagliaritani in rivolta imbarcarono pacificamente ma con fermezza su navi appositamente noleggiate il viceré Vincenzo Balbiano e la sua corte. Su visurey baiocu, così soprannominato per il suo aspetto fisico brutto, gobbo e con un occhio solo, dal carattere chiuso ed introverso, incapace – secondo alcuni storici – di gestire una situazione più grande di lui e che lui stesso aveva generato, consigliando Vittorio Amedeo III di rifiutare le legittime richieste dei Sardi presentate dagli Stamenti, il Parlamento dell’Isola titolare di quel Regno di Sardegna che elevava il duca di Savoia, Principe di Piemonte al rango di Re.Continua a leggere →