Palazzo Boglietti di Biella – fino al 9 Dicembre 2010, mostra dell’artista astigiano – «un illustratore che racconta un mondo fiabesco ed una dimensione parallela» – nella sezione Fotografias alcune immagini della rassegna biellese – ingresso libero

In ogni città contemporanea dovrebbe sempre esistere «uno spazio per comunicare». A tale riguardo esemplare appare essere una delle “capitali del mondo”, Parigi, la quale, tra i suoi innumerevoli siti di valore storico, offre al pubblico il celeberrimo Centro Georges Pompidou, sede di mostre d’arte moderna di interesse planetario.
Biella, nel suo piccolo, all’incrocio tra via Fratelli Rosselli e viale Macallè, presenta analogamente un edificio molto particolare, «inconfondibile nel tessuto urbano circostante… punto di forza per la costruzione di un futuro inedito e imprevedibile»: il Palazzo Boglietti, su disegno dell’architetto Alberto Rizzi. Un edificio assai originale, definibile come «un volume dinamico, quasi un vortice pietrificato che attrae lo sguardo e contemporaneamente lo spinge in alto verso il cielo… astrazione di un fuso che inconsciamente si ripropone qui a Biella come simbolo incancellabile dell’attività legata alla filatura che per secoli ha caratterizzato questi luoghi…un Centro Polifunzionale di idee e un Laboratorio di Arte e Cultura, un nodo polifonico importante… proprio in questo momento storico in cui la città deve trovare e inventare una sua nuova identità non avulsa dalla particolarità e dall’unicità del suo passato» ((cfr. A.a.V.v., Palazzo Boglietti. Uno spazio per comunicare, Associazione Culturale Obiettivo Domani, Biella 2006, pp. 9-10)). Un luogo, quindi, che vede alle sue “fondamenta” temi come l’identità e la cultura, aspetti che, come segnalato a più riprese in molteplici passate occasioni, sono la risultante storica di più contributi.Continua a leggere →