Domenica di Laetare, canti in Limba sarda e abiti della festa

Oropa
Sardi e Sindaco di Biella ad Oropa davanti al sacello eusebiano.

Domenica 10 marzo, la Comunità sardo-biellese si è ritrovata ad Oropa, nell’antica basilica eusebiana, ai piedi della Madonna nera per la celebrazione della Santa Messa presieduta da mons. Salvatore Pompedda di Ozieri, collegiale di Oropa, presente il cappellano di Su Nuraghe, don Ferdinando Gallu. Molti i fedeli che hanno voluto partecipare, alcuni raggiungendo a piedi l’antico santuario; anche il sindaco Dino Gentile, accompagnato dalla moglie, è salito a piedi da Biella.
In sintonia cromatica con i paramenti rosacei del sacerdote, propri della IV Domenica di Quaresima detta di “laetare”, “rallegrati”, che per un giorno sospende il periodo penitenziale, sono stati indossati gli abiti tradizionali della festa quale forma visibile di partecipazione. Le “Voci di Su Nuraghe” hanno cantato la Santa Messa con antiche melodie in “Limba” sarda. Alla fine, davanti al sacello esusebiano, il canto dei “Gosos“, le Lodi a Maria “mama de Oropa, consoladora“, consolatrice.
Tra le intenzioni, la preghiera per l’elezione del nuovo Papa e il ricordo di tutti coloro che sono morti lontano dalla terra in cui sono nati.
Dopo il rito di benedizione, in fondo alla basilica veniva distribuito il grano da far germinare e da portare, poi, nelle chiese parrocchiali di appartenenza per decorare l’altare del Santissimo Sacramento, il pomeriggio di Giovedì Santo, dopo la Messa “in Coena Domini“.
Nuovo ulteriore contributo “per tramandare – ha affermato don Ferdinando Gallu – e per rafforzare tradizioni devozionali diffusissime e presenti, fino a un passato recente, anche nel Biellese”.
Sacchetti di grano possono essere ritirati a Su Nuraghe, in via Galilei, 11 e in via Marconi, 15, presso Arte Vita – Arte Sacra.

Giovanni Usai

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