Launeddas, sonette, cantigos e balli sardi a Biella

Venerdì 15 marzo, alle ore 21, serata speciale del corso di ballo sardo a Su Nuraghe – dalla Sardegna arrivano suonatori di launeddas e di organetto diatonico.

Matteo Muscas e Maurizio Caria alle launeddas
Matteo Muscas e Maurizio Caria alle launeddas.

Due artisti per due giornate intense di tradizioni: venerdì 15 marzo, ore 21, musiche e balli sardi a Su Nuraghe; sabato 16 marzo (partenza dalla sede del Circolo alle ore 15.45), partecipazione ai festeggiamenti in onore di San Giuseppe “Patriarca poderosu“, organizzati dalla dell’Associazione Pia unione del Transito, presso il sacello di San Giuseppe di Riva, Missa Majore cantata in “Limba” sarda con le “Voci di Su Nuraghe” dirette dal M° Biagio Picciau; accompagnamento religioso con le launeddas; alla fine della celebrazione liturgica, sul sagrato della chiesa, cantigos, launeddas e “sonette“.

LAUNEḌḌAS. Sono uno strumento musicale della preistoria sarda, unico nel suo genere nella tipologia universale degli strumenti arundìnei, viene ancora usato, anzi sta conoscendo un momento di grande fortuna. È fatto di canna, composto da tre corpi chiamati mancosa, mancosedda, tumbu o basciu. La canna più lunga e più grossa, su tumbu, funge da bordone e fornisce un’unica nota continua. Il tubo di media grandezza è la canna melodica, fissata al tumbu e suonata con la mano sinistra (le due canne unite si chiamano croba). La minore delle tre canne (mancosedda o destrina) è tenuta libera e suonata con la destra.
Parecchi linguisti si sono cimentati nella ricerca etimologica del termine launeḍḍas, tra i primi il Wagner che scandagliò varie possibilità senza certificarne alcuna. Così è accaduto pure ai suoi successori.
E non si riuscirà mai a rendere giustizia a questo straordinario strumento se non abbandoniamo l’asfittica aiuola linguistica dell’indoeuropeo per indagare tra le lingue semitiche. Infatti è nel babilonese che sta la base formativa del termine, composto da laḫu ‘mascella, bocca, ganascia’ + nīlu ‘ingolfamento, riempimento, allagamento’. Quindi launeḍḍas è un normale stato costrutto, un genitivale accadico, una metonimia che nomina uno strumento musicale mediante la modalità necessaria a farlo suonare, che è quella d’inondare continuamente d’aria le guance.

Salvatore Dedola


Tore Agus all’organetto diatonico

Tore Agus all'organetto diatonico

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