È morta a Pollone Sebastiana Maria Urru di Belvì

Sebastiana Maria UrruBiella, 13 gennaio 2013 – Ieri pomeriggio, è mancata all’affetto dei suoi cari Sebastiana Maria Urru, di 81 anni, vedova Ramella German.
Ne danno il triste annuncio i figli Franco, Bruno, Michele e Anna Rosa con le rispettive famiglie; la sorella Luisa e il fratello Antonio con le loro famiglie; cugini e parenti tutti.
Il funerale avrà luogo a Pollone, lunedì 14 gennaio, alle ore 15, partendo dalla Chiesa parrocchiale. Dopo la Santa Messa, la Cara Sebastiana Maria proseguirà per il cimitero locale.
Il Santo Rosario sarà recitato nella Chiesa parrocchiale questa sera, alle ore 19,15.
Nata a Belvì (Nuoro), da Michele e Anna Cabras, Sebastiana Maria, quarta di otto figli, è una delle ragazze sarde che, negli anni immediatamente successivi alla Seconda Guerra Mondiale, lasciano la Sardegna in cerca di riscatto e di lavoro.
Nel 1948, approda prima a Taranto per raggiungere una cugina e una conterranea che là risiedevano e lavoravano, poi, dopo due anni, nel 1951, arriva definitivamente a Pollone, per lavorare in casa Ramella, sindaco del paese. Nel Biellese, conosce e sposa Mario Ramella German e dal matrimonio nascono quattro figli.
Tutti gli anni, si reca nella sua amata Isola per trovare i genitori e l’unica sorella che ancora vi risiede. Un legame forte e profondo, che mai è venuto meno.
Partecipava regolarmente, con i conterranei che risiedono in Valle Elvo, a su Rosariu cantadu, intonato, in alcuni passi, proprio sulle melodie della sua Belvì: pochi giorni fa, sentendosi mancare le forze, ha chiesto alla sorella Luisa, in visita da lei, di recitare con lei Su Babbu nostru “il Padre nostro” in sardo.Continua a leggere →

Da Biella a Milano per invitare Geppi Cucciari alla festa sarda

Geppi CucciariPoco prima di Natale, in vista dei festeggiamenti per l’anniversario di fondazione del Circolo Culturale Sardo, il 35° compleanno di Su Nuraghe, siamo andati in delegazione a Milano, durante uno degli ultimi appuntamenti di «G’Day», in onda su “La7”, ad invitare Geppi Cucciari a Biella.
Il nostro personaggio ci ha risposto che, non avendo uno spettacolo pronto, non poteva garantirci la serata, ma che, quando lo spettacolo fosse disponibile, sarebbe venuta, sicuramente molto volentieri per portare alta la bandiera della sardità anche ai piedi del Mucrone.
Che dire? Seppur tristi per non aver ancora raggiunto l’obbiettivo sperato, il Sì, torniamo a casa, comunque soddisfatti, con il piacere di aver partecipato ad uno spettacolo di qualità, divertente, affatto banale; di non essere rimasti delusi, come spesso capita con persone di spettacolo, per aver trovato, dietro le quinte, una persona differente da quella che appare.Continua a leggere →

«Lìberos», la Comunità dei lettori sardi concorre al premio “cheFare”

Domenica 13 gennaio, a mezzanotte, scadono i tempi per votare on line i progetti partecipanti al premio cheFare, un premio che permette alle imprese sociali profit e non profit di realizzare il proprio progetto. Lìberos – la Comunità dei lettori sardi, è l’unico progetto sardo che concorre al premio.

LocandinaChe cosa è Lìberos. Lìberos – la Comunità dei lettori sardi è una rete sociale voluta da alcuni scrittori, editori, librai, biblioteche, associazioni culturali, festival e altri professionisti dell’editoria sarda. È un luogo dove si riflette e si progetta cultura ed economia, secondo i principi di territorialità, lealtà e condivisione: chi aderisce alla rete firma infatti un codice etico che garantisce tutti, sulla base del principio che “rinuncio a guadagnare di più se questo è potenzialmente lesivo per un altro”. Il principio è quello dell’economia solidale, che garantisce tutti.
La rete Lìberos è ibrida, lavora sul territorio e on line (liberos.it). Fuori e dentro la rete si elaborano progetti che diventano servizi culturali e vengono offerti dove servono, con opportunità di lavoro e vantaggi condivisi, e si mantiene sempre alta la linea del dialogo con i lettori, che possono incontrarsi, partecipare e ricevere costantemente informazioni su ciò che accade nel mondo del libro in Sardegna.Continua a leggere →

5° Torneo di calcetto “zia Virginia Mereu”

LocandinaSabato 19 gennaio 2013, dalle ore 20 – sale di Su Nuraghe – 5° torneo di calcetto, a “baraonda”, libero a tutti – intitolato a zia Virginia Mereu, benefattrice della Comunità dei Sardi di Biella.

Si disputerà sabato 19 gennaio 2013, con inizio alle ore 20.00, il 5° Torneo di calcio balilla intitolato alla memoria di “zia Verginia Mereu”, benefattrice della Comunità sardo-biellese.
Il ritrovo, presso le sale di Su Nuraghe in via Galileo Galilei, 11, a Biella, è fissato alle ore 20 per le registrazioni e le iscrizioni. Subito dopo i sorteggi, alle ore 20.30, l’inizio della gara.
Si rinnova per i quinto anno consecutivo, il “Memorial di calcetto” in ricordo di Virginia Mereu di Perdaxus, (oggi provincia di Carbonia-Iglesias), molto conosciuta ed amata, da tutti chiamata “zia”, secondo il modo rispettoso di rivolgersi alle persone anziane, in uso in Sardegna.
Arrivata a Biella alla fine degli anni Cinquanta, ha trascorso la vita con la sua famiglia all’ombra del Mucrone. Donna briosa, dinamica e gioviale, sempre molto disponibile ed attiva nelle diverse attività di Su Nuraghe, amava la vita e voleva che i giovani, il nostro futuro – diceva – frequentassero sempre più l’Associazione, la sentissero casa loro e ne fossero parte attiva.
Anche per questo, pensando alle generazioni future, lei, decana del Circolo scomparsa all’età di 93 anni, aveva voluto donare il tavolo da gioco su cui è stata apposta una targa che ricorda il generoso gesto e sul quale il prossimo Sabato 19 Gennaio 2013 si disputerà il 5° Torneo di calcetto a lei intitolato.Continua a leggere →

Giornata della Memoria, invito a sognare e a credere ancora

Sabato 26 Gennaio, ore 21, a Biella, saloni biblioteca del Circolo Culturale Sardo, Giornata della Memoria, organizzata e proposta da Francesco Logoteta con Marco Gallo e Fabio Lamanna. Testi di Primo Levi, Nedzad Maksumic, George Bernard Shaw, Mariangela Gualtieri, Etty Illesum, Giovanni Falcone, Indro Montanelli, Edoardo Bennato, Niccolò Fabi, Cristina Donà, Carmen Consoli, Roberto Vecchioni – ingresso libero

LocandinaMi sono avvicinato alla costruzione di uno spettacolo sulla Giornata della Memoria spinto da una profonda esigenza personale. Il fenomeno storico che abbiamo il dovere di ricordare appare unico nella storia, ma in realtà è stato solo l’esempio più lampante della natura umana e delle sue profonde contraddizioni.
Sono passati quasi 70 anni dalla liberazione di Auschwitz, eppure continuiamo a essere testimoni del perpetrarsi dell’orrore della morte ricercata sistematicamente e dell’odio razziale. Sofocle diceva: “Molte sono le cose terribili, ma nulla è più terribile dell’uomo“. Ed è proprio da qui che nasce il mio viaggio creativo, dall’analisi sull’essere più complesso che abita il nostro pianeta. Ammetto che non è stato semplice selezionare il materiale. Ho inevitabilmente attinto dalla fonte a mio avviso più onorevole, Primo Levi, e da quella che non è solo una testimonianza, ma una profonda disamina dei vizi e delle virtù insite nell’animo umano.
Ed è esattamente questo che troverete nel mio spettacolo: racconti, riflessioni e canzoni incentrate su educazione, prevaricazione, odio e guerra; in due parole, le diverse facce della stessa medaglia, l’essere umano. Al quale mi sento di dare un’ultima possibilità di riscatto, che si manifesta nelle note di Roberto Vecchioni e nelle parole di Mariangela Gualtieri che invitano le nuove generazioni a sognare ed a credere ancora. E sullo sfondo grigio del manifesto, l’immagine di un Levi meravigliosamente sorridente.Continua a leggere →